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Politica | 06 maggio 2024, 17:19

Pedrale: «Il mio sostegno alla battaglia dei medici "sanzionati" dall'Asl»

Dopo la protesta del sindacato Fimmg, presa di posizione a favore dei sanitari cui viene contestata una iperprescrizione di farmaci durante la pandemia.

Pedrale: «Il mio sostegno alla battaglia dei medici "sanzionati" dall'Asl»

Nei giorni scorsi, con una dura presa di posizione, la Fimmg, organizzazione sindacale rappresentativa dei medici di Medicina Generale, ha stigmatizzato la richiesta di pagamento per iperprescrizioni di farmaci relative all’anno 2020 che ASL Vercelli ha indirizzato a parte dei colleghi.

«I medici di famiglia, come altre figure sanitarie, hanno dovuto contrastare in prima linea lo tsunami che ha colto l’intero Paese in maniera inaspettata - si legge nella nota -. È giusto ricordare che i medici di famiglia hanno affrontato fisicamente con il proprio corpo e con scarsi o nulli dispositivi di protezione il rischio del contagio a difesa della salute dei propri pazienti. Alcuni di loro ci hanno rimesso la vita, altri sono andati vicini a perderla. Ora appuriamo a distanza di 4 anni che, mentre molte leggi (alcune finanche di gran rango costituzionale) venivano allentate o reinterpretate, la legge 425/96 continuava invece imperterrita ad operare con la stessa inossidabile efficacia. I medici fuori a far frontiera al domicilio dei pazienti o nel proprio ambulatorio, mentre altri alacremente continuavano lo “spulcio” meticoloso delle ricette al sicuro dei propri uffici».

A sostegno della loro posizione arriva ora l'intervento di Luca Pedrale, responsabile provinciale di Forza Italia per il settore Sanità e Assistenza e candidato al Consiglio regionale. Ecco di seguito la nota sottoscritta con il segretario provinciale del partito, Antonio Prencipe. 

«Mi sembra sbagliata e inopportuna la decisione dell' ASL di Vercelli relativa alla richiesta  di risarcimento rivolta ai medici di famiglia per le prescrizioni di farmaci fatte durante il periodo Covid. Tutti ricordiamo la situazione d'emergenza di quel periodo. Il virus aggredì tutti ma in particolare gli anziani che soffrivano già di altre patologie. La paura e, all'inizio, l'estrema difficoltà di capire come curare i malati di Covid ha portato alla naturale e comprensibile maggiore richiesta e maggiore prescrizioni di farmaci. Tutto ciò senza considerare i numerosi medici di famiglia che per curare centinaia e centinaia di persone contrassero il Covid in forma grave. Alcuni addirittura morirono. Nonostante questo hanno continuato a combattere e non hanno abbandonato i loro pazienti. Certe regole per le prescrizioni possono andare bene in un periodo di normalità  ma non in un periodo di estrema emergenza: insieme al segretario provinciale di Forza Italia, Antonio Prencipe pensiamo che sia assurdo definirli due anni fa degli eroi e ora, a distanza di  quattro anni, sanzionarli per il loro lavoro. Non è proprio il settore dove recuperare o risparmiare soldi per l'Asl. 

redaz

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