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Spettacoli | 26 febbraio 2024, 09:42

Ciro Masella è il pianista di "Novecento"

Atteso appuntamento sul palco dell'Officina Anacoleti

Ciro Masella è il pianista di "Novecento"

Ciro Masella torna sul palco dell’Officina Anacoleti, venerdì 1 marzo alle ore 21, con la sua interpretazione della celeberrima opera monologante di Alessandro Baricco “Novecento”. “Negli occhi della gente vedi quello che vedranno non quello che hanno visto”. E ancora: “Se non sai che musica è, allora è jazz”. Oppure: “Non sei fregato veramente fin quando hai una buona storia e qualcuno al quale raccontarla”. Le citazioni che ricordiamo, come sovrimpresse nella memoria tattile, incollate alla corteccia cerebrale, ci sono tutte.

“Novecento”, una delle prove migliori di Alessandro Baricco, è di tutti, è patrimonio collettivo. Le sue parole, e tutto il non detto tra le poche righe del libretto, fanno parte del substrato di una generazione, dell’humus di un sentire, di un habitat che abbiamo condiviso, in comodato d’uso, che abbiamo navigato ed annusato. Una storia nella storia nella storia che si apre ad infinite altre storie. È la storia dell’uomo, della sua curiosità, delle sue paure, ma anche del suo coraggio, del suo lanciarsi in imprese colossali come perdersi in poca acqua. È per questo che Novecento (dal quale fu tratta anche la pellicola del 1998 “La leggenda del pianista sull’Oceano” di Giuseppe Tornatore con Tim Roth protagonista) siamo noi, con le nostre pieghe e piaghe, le rughe, i sorrisi tirati e gli entusiasmi, facili come le lacrime. Siamo l’infinito e siamo nulla in confronto al Tempo, alla Natura, ma ci siamo, siamo qui per dire la nostra, per portare il nostro mucchietto di sabbia nel grande ingranaggio, nella grande clessidra dell’universo. C’è tutto questo nelle parole di Ciro Masella, interprete di caratura consolidata, dietro il leggio pare danzare con i suoi passi che a fermarsi a fotografarli, scattando con le ciglia, viene in mente Muhammad Alì, “vola come una farfalla, pungi come un’ape”, incollati al terreno ma capaci di leggeri tocchi che sembrano proprio quelli del pianista protagonista, il nostro eroe antieroe. Siamo, dopotutto, uomini novecenteschi.

Masella riesce a colorare le varie voci presenti, dare vita e toni differenti, far sentire le onde burrascose come le note più dolci, affabula, scolpisce, sibila lieve, ora sprofonda grave, tratteggia, armonizza, delinea, rimbalza. Tiene il filo come direttore d’orchestra tra l’oceano impetuoso e gli ottantotto tasti che sembra di sentirli rammentare e rammendare, togliere e levare, ci porta fin dentro il cratere delle paure umane, il restare e l’andare, la scoperta che può essere anche fuga, la ricerca del nuovo che può diventare un’evasione da sé. Masella è il Master di questo gioco, burattinaio della platea naufraga, adesso salvata dalla scialuppa della speranza, ora immersa nella schiuma a boccheggiare. 

L'appuntamento è in corso De Gregori 28: la biglietteria apre alle 16,30: intero 15 euro, ridotto 12. È consigliata la prenotazione: al 335.5750907 oppure https://www.anacoleti.org/prenotazione-spettacoli/ spettacoli@anacoleti.org 

redaz

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