Deferimento ai probiviri del partito e sospensione da Fratelli d'Italia in attesa che gli organismi interni si pronuncino. Sono le conseguenze politiche, comunicate dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nei confronti del parlamentare vercellese Emanuele Pozzolo.
La notizia è arrivata nel corso della conferenza stampa di inizio anno. «Facciamo ordine - ha detto la premier, rispondendo a una domanda in relazione alla vicenda - il parlamentare Pozzolo dispone di un porto d'armi per difesa personale, non so perché ne disponga: questo va chiesto a chi quel porto d'armi l'ha rilasciato. Girava con un'arma a Capodanno, ma secondo me nemmeno questo il tema: presumo che a chi ha un porto d'armi capiti di portare un arma. Il tema è che chi detiene un'arma ha il dovere legale e morale di custodirla con la massima serietà. E qui c'è un problema con quanto accaduto perché quello che è successo, non conosco la dinamica, dimostra che qualcuno non è stato responsabile e chi non lo è stato è quello che detiene l'arma. Vale per qualsiasi cittadino, figuriamoci per un parlamentare».
Demandando all'iter giudiziario l'accertamento delle responsabilità, la premier ha aggiunto: «Quel che posso fare e che ho ho fatto è stato chiedere che Pozzolo venga deferito alla commissione dei probiviri del partito e che venga sospeso da Fratelli d'Italia in attesa delle relative determinazioni».
Sul tema della selezione della classe dirigente, più volte emerso in questi giorni anche in relazione alla vicenda che coinvolge il parlamentare vercellese, Meloni ha specificato di non ritenere che vi sia un tema di questo genere all'interno del partito. Ma ha specificato che «Per la responsabilità che noi abbiamo, per come io cerco di affrontare il doveri di di Governo intendo essere rigida nei confronti dei casi, pochi per la verità, nei quali l'assunzione delle responsabilità non sia fatta in modo serio».













