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Attualità | 09 maggio 2023, 07:23

Viaggio nel nuovo Pronto soccorso, dove ogni anno arrivano più di 30mila persone -FOTO

Inaugurati i nuovi locali che consentono di potenziare il servizio, offrendo maggior comfort e riservatezza.

Viaggio nel nuovo Pronto soccorso, dove ogni anno arrivano più di 30mila persone -FOTO

Trecento metri quadri in più, interconnessi con l'attuale Pronto soccorso, per aumentare prestazioni e comfort di una struttura che, nel 2022, ha accolto 34mila pazienti.

Taglio del nastro, lunedì, per i nuovi locali realizzati a partire da fine gennaio 2021 e ultimati in due anni: 300 metri quadrati di spazi per i quali sono stati investiti 1,7 milioni di euro, i cui 142mila di fondi propri dell'Asl e 1,6 di fondi provenienti da decreto Arcuri e dal Ministero. 

Al centro della nuova area c'è uno spazio operativo per il monitoraggio di cinque postazioni; un'area, la shock room, è dedicata ai pazienti più gravi, una è dedicata alla media intensità e infine ci sono alcuni ambulatori per visite che necessitano di una particolare riservatezza ad esempio quelle per le vittime di violenza o per i bambini.

«Implementiamo i servizi offerti - spiega Aldo Tua, direttore della struttura complessa di Emergenza-Urgenza - integrando gli spazi esistenti con quelli nuovi e ripensando i diversi utilizzi. Nel caso malaugurato di una nuova pandemia, sarà possibile separare i percorsi di pazienti infetti da quelli dai pazienti negativi».

Presentando gli interventi la manager dell'Asl, Eva Colombo e la direttrice sanitaria, Fulvia Milano sottolineno come l'ampliamento del Pronto soccorso sia una tappa del piano triennale delle opere di ristrutturazione previste per il Sant'Andrea: «Stiamo realizzando una nuova Dermatologia - spiega Milano -; sono in chiusura i lavori per la Cardiologia e la Terapia intensiva di Borgosesia dove sono in procinto di partire i lavori per il nuovo Pronto soccorso».

Adeguamenti strutturali che viaggiano di pari passo con quelli tecnologici: entro l'autunno entreranno in funzione la nuova risonanza magnetica e l'acceleratore lineare per i quali sono stati investiti più di tre milioni di euro.

Nei saluti a nome dell'assessore regionale Luigi Icardi, il consigliere regionale Alessandro Stecco ha ricordato come adeguamento strutturale e formazione siano i perni della sanità mentre l'arcivescovo monsignor Marco Arnolfo ha impartito la benedizione ai nuovi. 

Intanto, in attesa di poter mettere mano al recupero della palazzina di via Crosa, l'Asl ha aperto una centrale operativa di distretto al quinto piano della Piastra: «Funzione come raccordo tra ospedale e assistenza territoriale, dalla presa in carico fino al domicilio - spiega il direttore di Distretto, Germano Giordano - consentendo agli operatori sanitari, dai medici di famiglia alle infermiere di comunità, di poter raccordare rapidamente gli interventi».

Realizzata "in house", la Centrale operativa è costata poco più di 33mila euro e precede di qualche mese quella che verrà realizzata a Serravalle a servizio dell'Alta Valsesia.

redaz

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