/ Politica

Politica | 25 aprile 2023, 15:44

Gad Lerner: «Se oggi c'è la democrazia lo dobbiamo ai partigiani». Le immagini del 25 Aprile dei vercellesi

Dal Comune un messaggio chiaro: «Oggi è la festa di tutti perché siamo tutti antifascisti»

Renato Giara, il partigiano Sorcio, e Gad Lerner

Renato Giara, il partigiano Sorcio, e Gad Lerner

Applausi, forti e convinti. Per Gad Lerner e il suo intervento dedicato alla Resistenza "degli italiani": partigiani, militari internati nei lager, popolazione civile, intellettuali. Per gli ultimi testimoni di quegli anni cruciali - i partigiani ormai quasi centenari Renato Giara e Luigino Malinverni. Per la frase «Oggi è la festa di tutti perché siamo tutti antifascisti» scandita a chiare lettere, nei saluti, dal vice sindaco Massimo Simion.

E' stato un 25 Aprile molto partecipato e con tanti giovani quello che si è vissuto a Vercelli: «Una bella festa» che ha richiamato in piazza famiglie, mondo del lavoro, politici, rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di volontariato e d'arma. La contemporanea presenza a Cuneo del Presidente della Repubblica ha portato lontano da Vercelli il prefetto Lucio Parente, il sindaco Andrea Corsaro e il presidente della Provincia, Davide Gilardino che hanno reso omaggio ai Caduti prima di partire.

Molto apprezzato l'intervento di Gad Lerner, che ha guardato ai valori della Costituzione e alle mille sfaccettature della Resistenza: il ruolo fondamentale e spesso sottovalutato delle donne «Non avevano ricevuto la cartolina di precetto, non erano obbligate a combattere, eppure hanno rischiato la propria vita»; il ruolo dei militari che rifiutarono il giuramento alla Repubblica Sociale: «In 600mila pagarono con la deportazione nei lager - ricorda Lerner -. Se avessero deciso di combattere con i nazisti, forse la storia sarebbe stata diversa». La scelta dei giovani che rifiutarono il bando con il quale il maresciallo Rodolfo Graziani aveva indetto l'arruolamento obbligatorio. Il ruolo dei politici antifascisti, come gli azionisti Ferruccio Parri e Leo Valiani, che nel 1943 dissero «no» alla richiesta dei servizi segreti inglesi e americani di «congelare» i gruppi spontanei di ribelli. O come Umberto Terracini - il comunista più a lungo incarcerato dal regime fascista - che guidò l'Assemblea Costituente. «Se la Costituzione venne scritta in un solo anno, lo si deve all'esperienza della Resistenza - aggiunge, ricordando che - Se la nostra Carta sancisce che la democrazia e i diritti sono garantiti a tutti lo dobbiamo ai partigiani».

Lerner, dopo aver sfilato nel corteo fortemente voluto dall’Anpi e dal suo presidente Giacomo Ferrari per dare un segnale contro le letture revisioniste della Liberazione, nel suo intervento ribadisce che «E' un'infamia dire che non vi è differenza tra i partigiani e chi restò con i nazisti. Partigiano è una parola bellissima. E ancora oggi è la parola usata quando si tratta di scegliere da che parte stare, anche a costo di pagarne le conseguenze». 

Moltissimi i riferimenti alla Costituzione e alcuni anche all'attualità: «Ho apprezzato apprezzato le parole della premier Giorgia Meloni, che chiude ogni spazio alle nostalgie del passato perché si tratta di un primo segnale contro il “fascismo da operetta” che traspare nelle dichiarazioni della seconda carica dello Stato. Ma le scelte sulla spesa militare, sulle norme in materia di immigrazione, i tagli allo stato sociale, il crescente disprezzo per gli intellettuali ci dicono che occorre essere attenti per non ricadere in errori del passato».

Un passaggio anche sulla polemica nata in settimana per le dichiarazioni del parlamentare Emanuele Pozzolo (che aveva definito Lerner un personaggio «provocatore e divisivo»): «Io non mi sono mai sottratto al confronto, purché sia con interlocutori qualificati. Nei primi anni '90, quando lavoravo in Rai, accettai l'invito a partecipare alla festa del Movimento sociale. E la prima cosa che dissi allora, e che dico anche oggi è “Se questi confronti sono possibili è perché ci sono stati i partigiani”».

fr

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore