«La cardiologia di Borgosesia non è stata trasformata in un ambulatorio. All’inizio del 2022 siamo passati da 23 a 9 medici. In queste condizioni avremmo potuto mantenere un solo reparto a Vercelli, invece ci siamo impegnati a garantire due medici fissi a Borgosesia e un terzo per poter continuare a dare corso all’attività interventistica». E' il cardiologo Francesco Rametta, che dirige il Dipartimento, a replicare alle critiche rivolte all'Asl Vercelli dal sindaco di Borgosesia, Fabrizio Bonaccio.
«Dai numeri dell’attività svolta nel 2022 dalla Cardiologia di Borgosesia - dice Rametta - emerge che sono state effettuate 6.515 prestazioni ambulatoriali, 211 interventi quali pace maker, defribillatori, risincronizzatori e modulatori di contrattività, oltre a 114 test invasivi cardiologici Abbiamo offerto il massimo sforzo, pur a fronte di poche risorse umane».
Rametta rileva come la situazione dell'organico, ora, sia migliorata, ma la carenza non è superata. «Per ripristinare i servizi notturni e nei fine settimana, sarebbero necessari altri otto medici - precisa -. La Direzione Generale emette i concorsi che vengono richiesti e che, regolarmente, vanno deserti. Il problema non è imputabile all’Asl, ma al fatto che dalle scuole di specializzazione non esce un numero sufficiente di specialisti. Dall’Università di Novara, nel 2022, ne sono usciti cinque, quattro dei quali assegnati immediatamente fuori provincia. Questa criticità è legata anche ai corsi a numero chiuso, che ammettono pochi specializzandi rispetto a quanti sarebbero necessari. Detto questo – conclude – continueremo a garantire le prestazioni sia ambulatoriali che interventistiche, con le risorse a disposizione, senza rinunciare alla continua ricerca di nuovi professionisti».