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Attualità | 23 gennaio 2023, 08:07

Goiustizia penale: tra diritto, verità processuale, coscienza

Al Rotary Sant'Andrea una complessa e avvicente relazione dell'avvocato Massimo Mussato

Goiustizia penale: tra diritto, verità processuale, coscienza

“L’avvocato e la sfera della realtà - La giustizia penale tra verità e menzogna” è stato il tema inusuale, ma fortemente stimolante, trattato al Rotary Sant’Andrea dall'avvocato Massimo Mussato e alla presenza di una nutrita platea di soci e ospiti, tra i quali i giovani del Rotaract Sant’Andrea.
Mettendo insieme le riflessioni e i pensieri maturati in 30 anni di attività in campo penalistico, Mussato ha voluto soffermarsi su valutazioni introspettive assolutamente non tecniche e che hanno spaziato tra la giustizia e la coscienza. Riflessioni che implicano anche costanti richiami allo sviluppo nel pensiero filosofico su elementi quali la coscienza, la verità, la giustizia e, in ultima analisi, la libertà.
Nel lungo percorso professionale, e affrontando numerosissimi casi, dai più semplici a quelli più complessi per reati gravissimi, l’avvocato Mussato ha ben messo a fuoco il concetto ampio e generale di verità processuale ed è riuscito a trasmettere agli uditori le difficoltà soprattutto per la posizione del difensore che ha il dovere di tutelare i diritti di persone che spesso sono rei confessi.
Il momento chiave in cui emergono le difficoltà è il processo, la cui essenza sta proprio nella contrapposizione e nel raffronto di tante realtà, quella dell’imputato, del pubblico ministero, del difensore, dei testimoni, del giudice, nessuna delle quali, il più delle volte, è quella vera nella sua interezza.
Soltanto con il rigoroso rispetto delle regole e del diritto si potrà giungere alla “verità processuale”, che garantisca la tutela dei diritti delle parti, che porti alla tranquillità di coscienza di tutti gli operatori all’interno del processo e che si avvicini il più possibile, nel suo epilogo, alla ricostruzione veritiera di ciò che è accaduto nel mondo reale.
Compito insostituibile dell’avvocato difensore è quello di tutelare i diritti della parte che assiste, sia essa vittima o autore del reato. La serietà di coscienza e l’abnegazione rappresentano infatti la vera ragione per cui si deve difendere e tutelare anche un colpevole conclamato.
Al difensore il compito di rispettare il diritto e di essere allo stesso modo portatore delle proprie idee e della propria verità, che dovrà trasmettere a chi lo ascolta con grande forza e determinazione.
E solo attraverso questo percorso, a volte anche doloroso e che implica il confronto tra le differenti verità che ciascuna parte processuale offre al Giudice nella loro possibile ricostruzione, si potrà addivenire nella maniera più prossima a quel concetto di giustizia che, nel caso concreto, se non sarà raggiunto in via assoluta, potrà quantomeno costituire il miglior risultato possibile secondo i limiti dell’umano giudizio.
In conclusione il relatore ha sottolineato come esercitare la giustizia sviando ed eludendo il rispetto delle regole, dei principi basilari del diritto o cercando facili scorciatoie anche di fronte a una colpevolezza evidente, rappresenti una pericolosissima devianza. Infatti così si  creano i presupposti per ledere i diritti fondamentali di ogni persona, che può essere accusata o addirittura condannata ingiustamente.
Gli interventi e le domande dei presenti hanno confermato il forte interesse suscitato dal tema, e soprattutto dalla brillante esposizione del Relatore che ha ricevuto numerosissimi apprezzamenti per la relazione e i ringraziamenti del Presidente Fabrizio Pissinis e del Presidente Rotaract Federico Pizzamiglio.

c.s.

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