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Cronaca | 15 settembre 2022, 18:10

Famiglie che si incontrano: Famiglie pop-corn

Un progetto per contrastare la "povertà educativa"

Famiglie che si incontrano: Famiglie pop-corn

Famiglie con figli dai (grossomodo) 4 a 13 anni, famiglie che si incontrano: il titolo del progetto - Famiglie pop-corn – sa di spensieratezza. Lo scopo: contrastare la povertà educativa con dei momenti precisi e organizzati di condivisione. Ossia di incontro tra famiglie. Una famiglia A e una famiglia B. La famiglia B magari avrà qualche piccolo disagio: o economico, o di inserimento perché arrivati qui da poco.

«E cercheranno, queste famiglie, di condividere insieme qualche interesse, culturale o sportivo» spiega l'assessore alla politiche sociali del Comune, Ketty Politi.

Siamo a Villa Cingoli, con l'assessore e con la dirigente del settore Alessandra Pitaro ci sono operatrici del Centro famiglie di Villa Cingoli e psicologhe: Sara Ghirardi, Elena Gianetto, Denis Vignetti, Giulia Zaccardi (che ha curato la locandina), c'è Emanuela Surbone del Centro territoriale per il volontariato, c'è Liliana Lobascio (referente ufficio scolastico) e c'è Anna Jacassi (Comunità Educante).

«È un progetto che si sta cuore ed è anche una sfida perché incentrato sulla condivisione: e in questa fase di post Covid la gente fa ancora fatica a incontrarsi» dice l'assessore Politi.

«Cercheremo di abbinare famiglie che abbiano il desiderio di incontrarsi e di vivere e conoscere gli stimoli che offre il territorio» spiega Alessandra Pitaro.

La parola a Sara Ghirardi, “padrona di casa”: «Invece di organizzare un convegno o di fare attività promozionale con dei comunicati, abbiamo pensato (insieme a Comunità Educante) di organizzare questo incontri tra famiglie. Si comincerà con l'incontro di tre coppie di famiglie. Si conosceranno, poi quando si incontreranno ancora (altre due volte,) decideranno cosa fare... una passeggiata, un museo, un evento sportivo da seguire. Nel 2023 il progetto si allargherà ad altri nuclei. E le famiglie saranno supportate tanti dagli operatori quanto dalla famiglie che hanno iniziato il percorso».

Piccola, importante precisazione. Non ci sono sponsor, ma «è prevista qualche gratuità».

«Nella prima fase – dice Elena Gianetto – ci appoggeremo a “famiglie amiche” così che il progetto, anche con la partecipazione a piccoli eventi, decolli. E a dicembre ci sarà una festa conclusiva: è quanto mai importante che si creino relazioni durante queste attività».

«Diciamo che non sarà un progetto troppo strutturato e che non sarà nemmeno troppo impegnativo – spiega Denis Viglietti, psicologa -; chiaramente, un minimo di conoscenza e di regolamento ci dovrà pur essere».
Insomma, i punti cardini di “Famiglie pop-corn” sono due: sostenere quelle famiglie che vivono qualche disagio (economico o di integrazione nel territorio), il primo.

Secondo punto: ricominciare a vivere.

Nel comunicato stampa stilato dal Centro territoriale del Volontaria infatti si legge: “Il desiderio che ci guida (dopo gli anni di restrizioni ed isolamento legati alla

pandemia) è di riprendere le abitudini pre-covid, riallacciare le relazioni in presenza che si erano interrotte e, perché no, allacciarle di nuove e intraprendere attività che non si aveva mai pensato di fare...”.

(Sotto, la locandina del progetto)

rb

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