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Cronaca | 29 aprile 2022, 07:10

Tappò il camino dei vicini di casa: chiesti 4 anni e 10 mesi

Tentato omicidio: alle battute finali il processo contro un 81enne valsesiano

Tappò il camino dei vicini di casa: chiesti 4 anni e 10 mesi

Richiesta di condanna a 4 anni e 10 mesi di reclusione per l'81enne valsesiano finito a processo con l'accusa di tentato omicidio per aver tappato, con un sacco dell'immondizia, il camino dei vicini di casa.

Parlando di «giustificazioni dell'imputato non credibili e prive di riscontri», il pubblico ministero Mariaserena Iozzo ha chiesto che la corte riconosca la penale responsabilità dell'uomo e la qualificazione giuridica del reato.

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La vicenda risale all'estate 2019: dopo una serie di contrasti con un vicino di casa che, con gli scarichi del camino avrebbe creato problemi agli inquilini del pensionato, l'uomo aveva messo un sacco dell'immondizia sulla canna fumaria: la coppia che si trovava nell'appartamento, che si era rapidamente riempito di fumo, era riuscita a uscire fortunatamente senza conseguenze gravi, prima che il monossido di carbonio potesse fare danni.

Attraverso il legale che l'assiste, le due parti civili hanno chiesto danni patrimoniali per 30mila e danni morali per 100mila euro ciascuno, con il riconoscimento di una provvisionale da 25mila euro. «Il monossido di carbonio - ha detto il loro legale - si propaga più velocemente del fumo e può essere letale: il comportamento dell'imputato è stato subdolo e insidioso e la micidialità della sua azione è assodata».

L'uomo, che si era sottoposto a esame, aveva invece fornito una versione diversa.

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L'avvocato Simona Riziello, che con il collega Fabrizio Lauti assiste l'imputato, ha invece chiesto l'assoluzione. «Non minimizziamo il disvalore del gesto, ma rileviamo che manca l'elemento soggettivo del reato: il mio cliente non voleva uccidere, tant'è che ha agito davanti a testimoni e, di fatto, quando era ancora giorno. E le stesse parti offese, che non hanno avuto alcun danno psicofisico certificato e hanno sporto denuncia 80 giorni dopo i fatti, lamentavano di aver subito lesioni e non un tentato omicidio».

La sentenza è attesa a giugno.

fr

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