«Tutti ricordiamo il giorno del crollo di un tratto di cinta muraria nel 2016. A distanza di tanti anni l'amministrazione non ritiene più accettabile che questa parte di città sia parzialmente preclusa, dunque ci siamo fatti carico degli interventi di consolidamento delle torri lungo via Conte Rosso e del completamento dei lavori alla cinta muraria». Parla di un intervento molto atteso il sindaco Andrea Corsaro, consegnando il cantiere di consolidamento di una parte importante del Castello Visconteo.
I lavori, che ammontano a circa 225mila euro, verranno eseguiti dalla ditta vercellese Bona 1858, specializzata sulle strutture storiche: alla presenza del titolare e dei referenti tecnici che seguiranno l'intervento, sono stati illustrati il programma e i tempi di sistemazione delle torri e della cinta: «Si tratta di opere per lo più interne - spiega l'ingegner Luparia del Comune -, richieste in sede di rilascio della certificazione statica sui due edifici che, dopo il crollo del muro, erano già stati interessati dal rifacimento delle coperture».
Nel 2016, per arrivare alla parziale riapertura della viabilità lungo via Conte Rosso, il ministero si era occupato di mettere in sicurezza il muro di cinta, aveva effettuato la sistemazione delle coperture e del molto criticato ingresso carraio del cortile. Al momento del rilascio delle ultime autorizzazioni, che avrebbero consentito di riaprire anche la zona dei parcheggi che costeggiano il muro, erano emersi problemi di staticità delle torri. Nei mesi scorsi il Comune ha deciso di farsi carico dell'intervento «Nell'interesse di riaprire la strada e di tutelare un bene che l'amministrazione, nei prossimi anni, dopo il trasferimento del Tribunale alla Caserma Garrone, potrà riavere in uso e destinare a scopi diversi», spiega Corsaro.
Il cantiere durerà quattro mesi, poi si dovranno completare le pratiche per la riapertura di via Conte Rosso e la risistemazione dei parcheggi. «Questo intervento - anticipano il sindaco e l'assessore alle Opere pubbliche, Massimo Simion - sarà propedeutico al rifacimento di piazza Amedeo IX che, purtroppo, sconta già la precaria condizione del Teatro dei Nobili, che com'è noto è di proprietà privata».
Al momento la priorità è la restituzione ai cittadini di una zona che, da troppo tempo è ostaggio di transenne e, nella stagione estiva, anche di erbacce, ma alla piazza del Tribunale l'amministrazione intende dedicare particolare attenzione: «E' uno dei luoghi storici della città che merita di essere recuperato e valorizzato - spiega Corsaro -: l'antico fossato che correva lungo la cinta venne interrato usando la terra di scavo per le fondamenta del Teatro dei Nobili; molti degli edifici che si affacciano sulla piazza vennero realizzati con i mattoni dell'antica cinta muraria; il Tribunale stesso offre spazi ed elementi di pregio da salvaguardare».