Prima un po' di febbre, poi dolori al petto e alla schiena. «Se provavo a fare un respiro profondo, sentivo un dolore lancinante, come una coltellata.» Il peggio doveva ancora venire: pressione alta, «e pensare che io ce l'ho sempre avuta bassa», alcuni ricoveri in ospedale con il cuore a mille, la perdita dei capelli. «Ho dovuto radermi.»
Lorenza Minella ha trentadue anni; ha vissuto per lungo tempo a Livorno Ferraris (frazione Gerbidi), ma ora risiede a Ronsecco. Ha un compagno, un figlio di tre anni.
«E ho avuto paura di morire. Adesso mi chiedo: come starò tra qualche mese, tra qualche anno?»
I problemi di Lorenza sono iniziati il 16 giugno di quest'anno, quando ha fatto la seconda dose Pfizer.
Lorenza è uno di quei soggetti che debbono essere vaccinati più degli altri: è infatti un soggetto fragile.
«Soffro di diabete, sono insulinodipendente, e soffro di ipertiroidismo, che è legato al diabete. Ma parte questo, che non è un problema da poco, certo, stavo bene. I guai sono venuti dopo la seconda dose Pfizer. E dal momento che mio figlio ha fatto tutti i vaccini pediatrici, dal momento che anche io mi sono sempre vaccinata, compresa l'ultima, contro il Covid, non posso certo essere tacciata di essere una no vax. Adesso però, voglio che tutti sappiano...».
Ripercorriamo l'accaduto.
12 giugno: Lorenza va all'hub di Santa Chiara, dove la fanno la seconda dose. Dopo la prima dose non aveva avuto nessun problema. «Feci però presente che a 17, 18 anni, ho avuto una febbre fortissima dopo un vaccino anti-influenzale».
La sera ha un po' di febbre. Ci sta. Il giorno dopo si sente sfibrata, la febbre sparisce ma fatica a respirare.
15 giorni dopo comincia a perdere i capelli («Li sto perdendo tutt'ora», racconta) e la pressione è alta: «138 la massima e 90 la minima può sembrare un valore vicino alla norma. Io però ce l'avevo sempre avuta bassa: 90 ma massima, 60 la minima. E poi avevo un mal di testa fortissimo. Va dal medico («la mia dottoressa di fiducia era in ferie, andai dal sostituto. Mi prescrisse una pastiglia per la pressione e mi disse: se questi sintomi persistono vada in pronto soccorso. Il giorno dopo seguii il suo consiglio, perché la pressione era sempre alta. E al pronto soccorso mi prescrissero un altro farmaco per la pressione, il Capoten.»
Fine luglio inizi di agosto: Lorenza sta male, e altre due volte chiamano il 118. La prima volta è a Vercelli per commissioni («mi soccorse un signore») la seconda volta è a Ronsecco, in casa di amici.
«Quando sono stata male a Vercelli, mentre aspettavo l'ambulanza mi sono misurata la pressione: 200 la massima, 125 la minima. 200 i battiti cardiaci.»
«Ora vivo nella paura. In un referto c'è scritto che sono a rischio di trombosi ginecologica, l'altro giorno, dopo aver preso un colpo d'aria, mi sono sentita poco bene e ho fatto il tampone... non è più vita, questa.»
Durante le sue peregrinazioni mediche, le risulta che qualcuno abbia fatto la segnalazione di possibile evento avverso al vaccino?
«Non credo. Non mi risulta.»