Bianzè – Una cornice fatta di fiori e cespugli, per rendere il simbolo del paese ancora più bello e ordinato: ha preso il via proprio in questi giorni l'attività di riqualificazione della componente arboreo/arbustiva della Fossa inserita come sito pilota del progetto regionale "Urban Forestry" che grazie alla collaborazione tra Regione Piemonte, Comune e Ovest Sesia permetterà di piantumare le massicciate che danno su La Fossa, per rinforzarle (messa in sicurezza totale) e tenerle più pulite e in ordine, migliorandone al contempo le qualità ambientali.
“Il progetto in questione prevede di inserire nel contesto urbano e comunale piante nostrane, al fine di aumentare il verde all’interno dei centri abitati”, spiega il sindaco Carlo Bailo, che dopo aver appreso della sua esistenza, si è subito adoperato per far visionare la planimetria di Bianzè alla Direzione ambiente, energia e territorio - settore progettazione strategica e green economy della Regione, al fine di poter ottenere di partecipare all’iniziativa.
Il corso d’acqua che abbraccia il centro storico del paese, infatti, è di proprietà del Demanio ovvero Regione Piemonte e viene gestito dall’Ovest sesia e quindi Bailo ha invitato i funzionari regionali a visionarlo: “E’ stato bello vedere come siano rimasti allibiti dall’apprendere che a Bianzè ci fosse un fontanile urbano, unico probabilmente in Italia – racconta il sindaco – e sono stati pienamente d’accordo a valorizzarlo”.
Ecco quindi che è stato dato il via alla collaborazione, dividendo il progetto iniziale in due sotto progetti: uno per la valorizzazione delle alberate urbane del paese con la verifica dello stato di salute delle piante già presenti e con la messa a dimora di nuove piante, e uno specifico per la valorizzazione delle sponde della Fossa. “ll Comune ha piantumato 10 alberi in via Tronzano, 4 ai giardini Piantale, 8 davanti al municipio in piazza Libertà e 2 davanti alla chiesa della Trinità, sotto la supervisione dell’IPLA, l’Istituto per le piante da legno e l’ambiente – continua Bailo – mentre nella Fossa è stato deciso di piantumare con cespugli che tengono ben fermo il terreno posto sulle massicciate, mettendo anche un telo che evita il crescere continuo di erbacce, evitando così una manutenzione pesante dell’area verde”.
E così ecco che tornioli, lillà, ibisco, salice rosso, ligustri, lonicera, cotoneaster, iperico e altre piante cespuglianti sono stati posti proprio negli scorsi giorni nel tratto di via Circonvallazione in cui si vedono ancora chiaramente i fontanili: è l’inizio, questo, di un progetto pilota che se darà buoni frutti, verrà pian piano esteso in tutti i 2 km dell’anello che abbraccia Bianzè, lungo il lato della camminata in cui non ci sono concessioni a privati, andando così a ricreare un ambiente naturale per salvaguardare sia flora che fauna autoctona.














