Un morto, il quaronese Samuel Pregnolato. E danni incalcolabili, al momento, a strade, ponti, infrastrutture, aziende ed edifici pubblici e privati. L'alluvione che ha causato rovina e dolore in Valsesia e nel Vercellese è destinata a lasciare segni profondi sul tessuto cittadino e provinciale.
Quarona piange una vittima e paga un pesante tributo umano alla furia delle acque del fiume Sesia. Ma è tutta la provincia a patire danni rilevanti alle infrastrutture e al tessuto produttivo. I centri della montagna, devastati da torrentelli trasformati in cascate che si sono portate via strada, massicciate, sponde. Gravissimi i danni in Val Mastallone, una delle zone più colpite e che, dalla serata di venerdì, risulta per la gran parte isolata per l'erosione di ampi tratti stradali.
E poi, via via, scendendo verso valle, Borgosesia, con un intero quartiere - l'Isola - sommerso da 50 centimetri d'acqua e con le strade per le frazioni alte messe a dura prova da vento e pioggia.
Scorre il fiume, con la sua carica di distruzione: l'immagine-simbolo del disastro è quella del crollo del ponte di Romagnano, che unisce il novarese a Gattinara: una struttura che aveva subito, solo due anni fa, un importante intervento di ristrutturazione. E che ora costringerà centinaia di persone a percorrere, ogni giorno, strade alternative per andare a scuola, al lavoro, a trovare i parenti.
Il fiume si allarga e raggiunge la pianura: anche il vercellese lamenta una situazione che, nel capoluogo, non si ricordava dal 1968. Al Cervetto e ai Cappuccini ci sono cortili trasformati in laghi, auto e piani bassi delle case sommersi, danni infrastrutturali rilevanti (le verifiche sulla Tangenziale Nord potranno essere fatte solo quando le acque si saranno debitamente ritirate). E, a est e a sud del capoluogo, campi e risaie impaludati, argini divelti e una miriade di piccoli e soprattutto grandi danni ai privati.
Nelle ultime 24 ore sono stati centinaia gli interventi dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile: persone bloccate negli ascensori a causa dei ripetuti black out, alberi abbattuti dal vento, soccorso a persone intrappolate nelle cascine o nelle auto intrappolate dall'acqua.
I dati statistici ufficiali dicono che l’evento alluvionale che ha colpito il Piemonte è stato caratterizzato da precipitazioni eccezionali su gran parte del territorio regionale, con punte di 630 millimetri a Sambughetto (Verbania), 610 a Piedicavallo (Biella) e 580 millimetri a Limone Piemonte (Cuneo) in 24 ore. Il valore di pioggia giornaliera ragguagliato sull’intera regione ha superato il record storico della serie dal 1958: il fiume Sesia ha superato livelli mai raggiunti in oltre 100 anni.
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme al Governatore ligure Giovanni Toti, ha firmato una lettera congiunta trasmessa al Governo per chiedere lo stato d’emergenza: domenica mattina Cirio sarà in sopralluogo in alcune delle aree colpite.
Intanto, per la Valsesia, inizia una notte di dolore come probabilmente non si ricordava dal 1994, quando una frana scesa dalla strada del Sacro Monte si era portata via 14 vite sconvolgendo un intero quartiere di Varallo. Alla famiglia del giovane Pregnolato e all'intera comunità valsesiana sono arrivate, nel pomeriggio, le condoglianze del presidente Cirio e di tutta la Regione. "Il Presidente della Regione, a nome di tutto il territorio, si stringe alla famiglia di Samuel Pregnolato, il giovane di 36 anni, residente a Quarona, il cui corpo è stato recuperato sul greto del fiume Sesia a Borgosesia", si legge in una nota ufficiale. E sono arrivate, a centinaia, le attestazioni di lutto e incredulità di chi Samuel lo aveva conosciuto e di chi, in queste ore di dolore, è vicino a una famiglia provata da una tragedia tanto grande.






























