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Arte e Cultura | 22 marzo 2018, 21:12

Due vercellesi all'Open Papyrus Jazz festival di Ivrea e Canavese

IL NOTO CRITICO GUIDO MICHELONE E IL GIOVANE CHITARRISTA GIUSEPPE GARAVANA

Due vercellesi all'Open Papyrus Jazz festival di Ivrea e Canavese

Dopo un paio di anteprima la 38a edizione del prestigioso Open Papyrus Jazz Festival d’Ivrea e Canavese entra oggi venerdì 23 marzo, nel vivo della manifestazione, proponendo per quasi tutta la giornata incontri, recital, concerti, after hours.

E a iniziare saranno proprio due vercellesi, il noto critico Guido Michelone e il giovane chitarrista Giuseppe Garavana, che alle ore 18 presso la Sala Santa Marta, stupenda chiesetta in pieno centro storico, presenteranno il libro “Il Michelone. Nuovo dizionario del jazz” edito da Melville (Siena) nel dicembre scorso. A seguire una degustazione a cura del Consorzio Vini Canavese e quindi la perfomance dell’Oba Munda Project con Loris Deval (chitarra classica), Anais Drago (violino), Viden Spassov (contrabbasso), Gilson Silveira (percussioni). Il festival si sposterà quindi nel celebre Teatro Giacosa alle 21.30 per il doppio concerto di Helga Plankensteiner Plakton e di Enrico Rava New Quartet, per concludersi verso mezzanotte al Jazz Club del Caffè del Teatro, concerto degli italo-finlandesi Essence Quartet che saranno presenti il 30 aprile a Vercelli per festeggiare l’Internazional Jazz Day UNESCO con la Società del Quartetto.

Per quanto riguarda l’incontro con i due vercellesi, Garavana - cantante e multistrumentista, nonché leader del gruppo rock denominato Progression - intervisterà Michelone su un testo di oltre 600 pagine, che, a pochi mesi dalla pubblicazione, si sta rivelando fondamentale per jazzisti, jazzologi e jazzomani. Come il Mereghetti o il Morandini per i film, il Salvadori per la canzone o il Gentile-Tonti per il rock, “Il Michelone” come dizionario del jazz è destinato a diventare un ABC di culto per ogni appassionato di musica moderna e di sound afroamericano. Il noto studioso vercellese con ‘Il Michelone’ pubblica per la prima volta in volume tutte le sue recensioni a grandi CD, riferiti a opere e musicisti di jazz 'classico', anche recente, ma ampiamente storicizzato. Per l'autore si tratta di un poderoso lavoro iniziato trent'anni fa e ancora in progress, che finora raccoglie, in coincidenza con l'avvento del compact disc, ben 1200 schede di varia lunghezza, dalle tre righe alla doppia pagina.

‘Il Michelone’ insomma è un libro che sta dimostrando la proverbiale elasticità di un esperto capace a sfidare sia l'analisi profonda sia la divulgazione veloce, sempre all'insegna di un medesimo appassionato impegno: amore, gusto, erudizione e un pizzico di ironia sono le doti emergenti in ogni commento a dischi celebri e misconosciuti, facili e pericolosi, stellari e terra-a-terra, che vanno a comporre una lunga storia iniziata proprio centouno anni fa, nel 1917, con Livery Stable Blues dell'Original Dixieland Jazz Band, il primo disco di jazz in assoluto.

REDAZ

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