Caro direttore,
mercoledì, 5 luglio 2017 è arrivata l'ufficialità: il Football Club Salasco non esiste più.
Lo si sapeva già. Da almeno un mese. Ma quando le cose si mettono nero su bianco, fa tutto un altro effetto. Anche perché 12 anni di avventura, un'avventura così fantastica e travolgente, non si possono cancellare. Le due immagini che vedete sono la prima e l'ultima foto scattata ai Pirati del Lago: la prima il 10 settembre 2005, l'altra il 30 maggio 2017.
Insomma, siamo arrivati al capolinea.
Ci saremmo arrivati comunque, in questi giorni, anche senza la generosa offerta del GSD E. Castigliano, unico epilogo a lieto fine, per noi. La classica svolta in cui la fantasia è in grado di superare la realtà. Ma che non c'entra niente con la fine, per me - Stefano Fonsato - e per Andrea Moscatelli, davvero dolorosa.
Una fine giunta per esasperazione. Per un campo sportivo, di cui avevamo la concessione (se così si può definire), divenuto ingestibile:
- IN TERMINI ECONOMICI - siamo stati, in tutti questi anni, l'unica società di paese a non usufruire di contributi pubblici. Non un euro, non una bolletta pagata in 8 anni di gestione della struttura (dal 2009 a oggi). Tutti i soldi che entravano e uscivano sono stati frutto degli sponsor alternatisi (che non finiremo mai di ringraziare) e dolorose autotassazioni.
- IN TERMINI DI SICUREZZA - docce arrugginite, pareti ammuffite, impianti elettrici inqualificabili, gabinetto ormai inesistente, infissi senza capo né coda (ci sono foto che lo documentano, le teniamo lì). Uno scenario precipitato, nonostante i nostri ripetuti appelli, negli ultimi tre anni. Uno scenario che sarebbe precipitato molto prima se non fosse stato per il nostro intervento - nostro, insieme alle altre due società affittuarie G.S. Erranti e Conet Bar Accademia - di risistemazione, che ha portato a nuovi pavimenti, nuovi mobili, nuovi controsoffitti e un edificio smaltato con strumenti professionali; tutto a nostre spese. Abbiamo provveduto anche a cardioproteggere l'impianto, grazie al defibrillatore donatoci dall'Associazione Alberto Dalmasso Onlus. Strumento, che abbiamo deciso, nonostante tutto, di lasciare al campo, anche dopo essercene andati.
Uno scenario, che non ci permetteva di applicare tariffe di mercato dignitose (per noi) agli affittuari. Sì, eravamo sempre costretti a "svendere". Il che produceva una continua partenza in negativo nel bilancio di una società, di una squadra, gestita da due "povericristi" come noi. Una situazione che, evidentemente, non ci permetteva più di pensare al "fatto sportivo": tenere su quella baracca era diventato, per me e Moscatelli, un vero e proprio secondo lavoro. Ci siamo sacrificati ben oltre le nostre possibilità, provando la spiacevole sensazione che ci si approfittasse, un po', della nostra enorme disponibilità e pazienza.
Ogni squadra di paese riceve contributi, anche limitati, ogni anno. Sì, d'accordo, c'è comune e comune. Ma noi, di soldi, non ne abbiamo mai chiesti. Abbiamo sempre dato. Dato, dato e ancora dato. Dentro quell'impianto, ormai, c'è più roba nostra che del Comune, a cui abbiamo chiesto, semplicemente, maggiore attenzione, per una cosa loro - di fatto - e non nostra. Nessuna disponibilità economica? Nessun problema, ci sarebbero tanti altri modi per prendere il toro per le corna. Piccoli comuni come Prarolo, in questi, giorni, l'hanno ampiamente dimostrato. Oppure, in tutti questi anni di amore incondizionato per Salasco e il suo impianto, pensiamo di esserci meritati almeno un incanto di salami benefico in piazza. Il paese accanto, Crova, d'altra parte, aveva organizzato una raccolta benefica per l'acquisto del defibrillatore a favore della squadra. Ecco, sarebbero bastati piccoli gesti come questo. Per dimostrarci che l'unione fa la forza, il nostro mantra per tutti questi anni.
Anni in cui una combriccola di pazzi scanzonati si è messa in gioco. Senza mai pagare un giocatore (pratica diffusa i Csi), senza avere una società alle spalle, senza avere il benché minimo contributo, facendo tutto da soli e scrivendo un pezzo di storia importante del nostro campionato amatoriale.
In questi anni abbiamo conquistato una Coppa e una Supercoppa Csi, un torneo del Comprensorio casalese, una Coppa Disciplina. Ci siamo perfino spinti in finale, due anni fa, nel derby perso, nostro malgrado, contro il Crova, certamente più attrezzato di noi. Per me, resteranno indelebili le vittorie contro i Blu Tricots nel 2011-2012 e l'NGG, 2-0 nell'era Martorana-Campanella. Prima di loro, ringraziamo il nostro primo mister Filippo Simonetti e oggi, da tanti anni, il mitico Luigino Piolotto, che continuerà a seguirci anche al Castigliano.
Ciao Salasco, ciao Football Club Salasco. E' stato bellissimo. Stupendo, come direbbe Vasco!
Forza Pirati! Sempre!
9-8-2005
5-7-2017













