Suonano alla porta di un'anziana e, presentandosi come un tecnico del servizio idrico e un vigile urbano, riescono a introdursi in casa con la scusa di dover effettuare un controllo sul contatore della rete idrica, a loro dire interessata da una fonte di inquinamento.
Poi, con la scusa di evitare danni, dicono all'anziana padrona di casa di 88 anni, di mettere in una sacchetto gioielli e denaro contante. A questo punto la donna capisce che qualcosa non va e cerca di tergiversare e far allontanare i due. Che, per tutta risposta, la immobilizzano e, dopo aver individuato la cassaforte a muro dell'abitazione, sottraggono alla donna la chiave per aprirla, portandosi via alcuni monili in oro, due libretti postali di risparmio e somma contante di 1.200 euro.
Infine i due malviventi, di etnia sinti, si dileguano a bordo di un’autovettura scura, di cui la donna non riesce a vedere la targa.
E' stata una mattinata da incubo quella vissuta oggi da un'anziana di Caresana, residente in via Molino. Appena si è ripresa dallo spavento - erano le 9 - la donna ha allertato i carabinieri di Stroppiana che si sono mobilitati subito nelle indagini. La signora non ha riportato danni fisici per la brutta avventura che, ovviamente, l'ha però molto segnata dal punto di vista psicologico.
Carabinieri di Stroppiana, Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Vercelli e militari del radiomobile di Vercelli, intervenuti tempestivamente effettuavano i rilievi del caso mettendosi subito sulla pista giusta per arrivare all'individuazione dei responsabili. Agli anziani le forze dell'ordine raccomandano ancora una volta di essere molto prudenti: mai aprire la porta e, piuttosto, telefonare al 112. Meglio un controllo in più, anche se a vuoto, che una truffa o, peggio ancora, un'aggressione come quella di cui è stata vittima la sfortunata caresanese.














