Sei persone sono state rinviate a giudizio per frode al termine di un'articolata indagine condotta da nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Vercelli a tutela della spesa pubblica nel comparto sanitario.
Si tratta del direttore sanitario e degli amministratori di una comunità terpautica per minori accreditata all'Asl. Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli (a seguito di segnalazione da parte della Procura dei Minori di Torino), sono stati condotti attraverso una minuziosa analisi della documentazione contrattuale stipulata con enti pubblici e delle spese sostenute dalla struttura sanitaria e hanno evidenziato che la comunità ha erogato un servizio ben lontano dagli standard previsti dalla normativa vigente, con particolare riferimento alle condizioni organizzative e logistiche, disattendendo sistematicamente le prescrizioni che venivano impartite dagli organi di vigilanza pubblici.
Infatti gli ospiti non ricevevano adeguato supporto educativo e assistenza psicologica. Non erano sufficientemente strutturati i percorsi di recupero e le ore di trattamento psicoterapeutico risultavano inferiori a quelle pattuite con la pubblica amministrazione. I minori venivano ospitati in un immobile non adeguato alle loro necessità così come non sempre era adatto ai loro bisogni la somministrazione dei pasti quotidiani.
Le Fiamme gialle hanno accertato un danno erariale per oltre 2,6 milioni di euro derivante, in massima parte derivante dall’importo che numerose ASL sparse sul territorio nazionale corrispondevano alla cooperativa che gestiva la comunità terapeutico - minorile ottenendo in cambio un servizio ritenuto non adeguato a quanto previsto nei capitolati.













