Vivendo periodicamente a Sanremo, la docente di musica vercellese Daniela Carlone, ora pensionata, ha potuto seguire da vicino, l'estate scorsa, la vicenda dei migranti che, bloccati alla frontiera con la Francia, furono costretti a vivere da giugno sino alla fine di settembre sugli scogli di Ventimiglia.
Andando a raccogliere le loro storie, ha scritto un nuovo libro (il quinto della sua carriera di scrittrice) che si intitola "Il sogno infranto" (sottotitolo: O l'integrazione possibile?) che sarà presentato questo giovedì alle 18,15 al Bar Cavour dell'omonima piazza cittadina.
Conversando con il giornalista Enrico Demaria, Daniela Carlone cercherà di spiegare perché, a suo avviso, è assolutamente necessario, anche evangelicamente, accogliere questi migranti, senza elevare muri né fisici né mentali. Un libro di riflessioni su un fenomeno attuale e di portata mondiale, corredato da appendici di cronaca e di storia dedicate all'argomento, nonché da una bellissima foto, emblematica del libro: quella di una bambina che distribuisce caramelle ad un gruppo di rifugiati.
"L'Europa che vorrei", scrive Daniela Carlone a corredo della foto. Il ricavato del libro, una volta coperte le spese, sarà destinato dall'autrice a Medici senza Frontiere.













