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Arte e Cultura | 12 aprile 2016, 16:35

Società Storica: giornata di bilanci, progetti e cultura locale

ASSEMBLEA ORDINARIA A TRONZANO, SEGUITA DALLA VISITA AD ALCUNI SITI DI RILEVANTE IMPORTANZA ARTISTICA. IMPEGNATIVI I PROGETTI PER L'ANNO IN CORSO

Società Storica: giornata di bilanci, progetti e cultura locale

Si è svolta domenica a Tronzano, l'assemblea della Società Storica Vercellese, che conta oltre 450 soci. Dopo aver ricordato come la biblioteca della Società si sia ulteriormente arricchita attraverso le donazioni di materiale librario e archivistico appartenuto ai compianti Rosaldo Ordano e Miriam Ferrari, il presidente Giovanni Ferraris ha tenuto la relazione, nella quale ha riassunto l’intensa attività culturale, concretizzata nella pubblicazione dei fascicoli 84 e 85 del Bollettino Storico Vercellese e del volume celebrativo del centenario della Grande Guerra intitolato "Il Vercellese e la Grande Guerra".

Ferraris ha poi elencato le molte manifestazioni culturali organizzate, o alle quali la Società Storica ha partecipato: dalla mostre allestite al Museo Leone, Memorie della Grande Guerra dal fronte a Vercelli, L’alba delle autonomie: Statuti comunali piemontesi della Biblioteca della Regione Piemonte, promossa dalla Regione Piemonte, Vecchie storie di Vercelli e del vercellese. Manoscritti dall'archivio di Camillo Leone, alle numerose conferenze e presentazioni di libri.

Tra le attività future ci sarà la pubblicazione di due fascicoli del Bollettino e il 14 maggio sarà presentato il volume celebrativo del presidente onorario Rosaldo, scomparso il 10 maggio 2015. Non sono ancora calendarizzate, ma si stanno già concretizzando: la compartecipazione alla stampa degli Atti del convegno Paesaggi fluviali della Sesia – Storia, archeologia, valorizzazione (Vercelli 12-13 aprile 2014, cripta di S. Andrea), curati dal prof. Riccardo Rao (Università di Bergamo), la pubblicazione dei volume del socio Antonio Corona intitolato: La storia del convento agostiniano di San Germano e del volume del socio Mario Ogliaro: Famiglie Crescentinesi.

Dopo la relazione finanziaria e l'approvazione dei bilanci, spazio agli interventi dei soci, tra cui quello del dottor Maurizio Cassetti, socio fondatore, già direttore dell’Archivio di Stato di Vercelli, dell’architetto Fulvio Caligaris, consigliere dell’Associazione Culturale di Gattinara, e della professoressa Carla d’Inverno, che ha lodato l’impegno del sodalizio nel vivacizzare il passato attraverso gli studi.

Giorgio Tibaldeschi, direttore del Bollettino Storico Vercellese, dopo aver ricordato l’impegno della Società nella tutela della parte monumentale del cimitero di Billiemme, ha presentato i contenuti dei saggi che saranno pubblicati nel prossimo Bollettino. Massimo Borro, socio tronzanese, ha fatto un’introduzione storica sul paese, un sito di antico insediamento. Borro ha poi condotto una visita guidata alla chiesa di San Martino, sede di Confraternita, con uno splendido coro ligneo, forse di fattura valsesiana e un gruppo scultoreo ligneo raffigurante l’Ultima Cena, che anticamente veniva portato in processione.

Simone Caldano, fondatore e Presidente dell’Associazione Piemonte Medievale, ha illustrato l’architettura religiosa nell’Arcidiocesi di Vercelli nel XII secolo, partendo dagli studi pionieristici dello storico statunitense Arthur Kingsley Porter e di Paolo Verzone, presentando la chiesa romanica di San Pietro, appartenente al Comune e situata al cimitero, aperta grazie al segretario comunale, Gianluigi Sabarino, autore di una pubblicazione su Tronzano. Caldano ne ha illustrato ampiamente le complesse vicende costruttive e le singolarità, mettendola in correlazione con altri edifici religiosi del territorio, sottolineandone le caratteristiche. Sono state mostrate anche le due formelle ancora visibili sui capitelli interni, con le raffigurazioni simboliche della cerva e il nodo di Salomone, iconografia che vanta una notevole diffusione nel Vercellese,

Dopo l’ottimo pranzo sociale al Centro Polifunzionale, preparato dalla Pro loco, sotto la guida di Renato Martinelli, che comprendeva i prodotti tipici della gastronomia vercellese e l’immancabile panisa, l’intensa giornata si è conclusa con la visita della chiesa collegiata di Santhià, ristrutturata tra il 1836 e il 1839 in forme neoclassiche dall’architetto Talucchi, nato a Torino, ma di origine santhiatese. Caldano, tra i massimi esperti dell’architettura del XII secolo, è stato molto apprezzato dai soci presenti per la sua competenza e per la capacità di suscitare interesse e partecipazione.

Piera Mazzone

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