Torna in carcere Silvio Iadanza, 27 anni, beneventano residente a Montesarchio, autore materiale della rapina da 150mila euro commessa lo scorso 21 giugno alla Biverbanca di Caresanablot.
Il giovane, primo a essere arrestato nel corso dell'inchiesta che ha portato in cella una vera e propria banda che aveva progettato e messo a segno il colpo (a finire in manette furono cinque persone, tra cui il direttore pro tempore dello sportello bancario rapinato), aveva ottenuto gli arresti domiciliari in considerazione della collaborazione che aveva offerto alle forze dell'ordine. Arrestato in flagranza mentre tentava di mettere a segno un altro colpo (questa volta "in solitaria"), Iadanza aveva confermato il quadro indiziario emerso nel corso dell'inchiesta. Inoltre aveva fatto recuperare, all’interno di uno scooter, 17.000 euro provenienti dalla rapina, una pistola a tamburo a salve, modificata e in grado di sparare.
IL VIDEO DELLA RAPINA
Per questo motivo, dopo la convalida dell'arresto, gli erano stati concessi i domiciliari e il giovane era tornato al Sud. La misura, però, gli è ora stata revocata perché i carabinieri, che periodicamente si presentavano a casa sua per i controlli di routine, non l'hanno trovato in casa. Per lui ora si sono aperte le porte del carcere.














