«Nel Vercellese l’agricoltura è una vocazione, un’identità e un presidio sociale. Con questo intervento restituiamo certezze e tutele a chi lavora la terra e garantiamo finalmente una risposta concreta a una questione ferma da troppo tempo».
Così Carlo Riva Vercellotti, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale commenta l’approvazione unanime dell’emendamento sugli usi civici da parte del Consiglio regionale del Piemonte, avvenuta nel pomeriggio odierno.
L'emendamento s'inserisce nel contesto della Disegno di legge Riordino, il cosiddetto “Omnibus”, che modifica in modo sostanziale la disciplina degli usi civici. Una misura molto attesa soprattutto nella zona di Baraggia a confine tra Vercellese e Biellese, territorio agricolo per eccellenza, dove questi vincoli gravano su molti terreni.
Gli usi civici sono diritti collettivi di origine antica che permettono alle comunità di utilizzare terreni comuni per attività tradizionali come il pascolo o la raccolta della legna. Ma nel contesto agricolo moderno, queste regole sono spesso diventate un ostacolo per gli imprenditori agricoli, soprattutto quando si tratta di terreni da anni impiegati per coltivazioni o ceduti in modo non conforme da enti locali, creando incertezza giuridica e rischi legali.
Con il voto favorevole di Fratelli d’Italia e di tutto il Consiglio regionale, l’emendamento approvato interviene per sanare queste situazioni, offrendo una risposta concreta a chi lavora e investe nel settore agricolo. «Questo emendamento rappresenta un equilibrio necessario tra la tutela delle tradizioni e lo sviluppo dell’agricoltura - afferma Riva Vercellotti - abbiamo il dovere di proteggere chi investe e lavora nei nostri territori, garantendo certezze e sicurezza giuridica».
Le principali novità introdotte riguardano la riduzione dell’importo per la sanatoria al 3% del valore del terreno per ogni anno di occupazione, con abbattimento dell’80% del totale, mentre per le attività agricole o connesse si arriva a un’ulteriore riduzione al 2% e all'abbattimento fino al 90%. In aggiunta a ciò si escludono le imprese agricole da alcune norme che avrebbero aumentato i costi a loro carico.
«Ho firmato e sostenuto questa modifica - conclude Riva Vercellotti - perché riconosco l’importanza di tutelare sia i diritti collettivi che l’attività agricola, fondamentale per il nostro territorio vercellese. Questo è un passo avanti verso una gestione più equa e sostenibile delle risorse».