Nel 2020, nel pieno dell'emergenza covid, Zschimmer & Schwarz Italiana di Tricerro rispose con prontezza all'appello della Croce Rossa, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza con servizi come “pronto spesa” e “pronto farmaco” e interventi di assistenza agli ospiti delle case di riposo, destinando 100 mila euro a quattro strutture sanitarie di Vercelli, Trino e Casale Monferrato. L’elargizione, disposta dagli amministratori delegati della Zschimmer & Schwarz Italiana - Giorgio Mosso, Fabrizio Guala e Stefano Ferrigato - venne fatta in memoria del collega Giovanni Villa, deceduto proprio nella prima ondata della pandemia.
Venerdì 30 maggio, la Croce Rossa di Vercelli ha ricordato quel momento drammatico e la figura di Villa inaugurando, a Tricerro, un mezzo idoneo al trasporto dei malati: sulla carrozzeria la scritta: “In memoria di Giovanni Villa, già A.D. Zschimmer & Schwarz Italia Spa” ricorda il manager. Alla commemorazione, avvenuta alla presenza del presidente Cri Carlo Albricci e dei dirigenti dell'azienda, hanno partecipanto la moglie Mariella e le figlie di Villa, Laura e Roberta.
«Ho conosciuto Giovanni negli anni ’90 - ha detto Mosso -. All’epoca lui era un venditore, mentre io ero un giovane revisore dei conti in trasferta a Tricerro; l’azienda era molto più piccola di come si presenta oggi, gli uffici non erano nella palazzina attuale bensì sopra i laboratori, e qui dove ora sorgono parte degli impianti c’era un’area verde. Giovanni era una persona solare, che sapeva coinvolgere tutti con il suo ottimismo e la sua allegria. Sul lavoro si era subito distinto per essere un venditore attento, responsabile e molto in gamba. Giovanni però non era solo un bravo venditore; era anche un ottimo manager, perché aveva la visione della Zschimmer & Schwarz nel futuro. Con la sua competenza e la sua direzione, in oltre 30 anni di attività, ha fortemente contribuito alla crescita ed alla definitiva affermazione del sito produttivo di Tricerro, ottenendo profondo rispetto e affetto fra colleghi e collaboratori». Da buon milanese, ha ricordato Mosso, Villa aveva due grandi passioni: «Il Milan e Berlusconi».
Nel 2004, quando l'azienda gli offrì le redini del polo tricerrese, Villa suggerì alla proprietà tedesca di arruolare nel board due giovani dipendenti: «quei due giovani - ha ricordato Mosso - eravamo io, che mi sarei poi occupato di contabilità e personale, e Fabrizio Guala che da allora avrebbe preso le redini della produzione. Un rapporto a tre di fiducia e stima che permise alla nostra azienda di fare un salto di qualità in termini di numeri e di capacità produttiva, i cui frutti si raccolgono ancora oggi».