/ Politica

Politica | 30 aprile 2025, 10:06

Piano socio-sanitario, Riva Vercellotti: “Partita la nuova sfida per migliorare la sanità piemontese e aiutare anziani e fragili”

"Oggi non solo possiamo ribadire che non vi saranno ospedali che chiuderanno, ma vogliamo spiegare che l’impegno è rivolto a valorizzarli e a promuovere la sanità territoriale".

Carlo Riva Vercellotti

Carlo Riva Vercellotti

“Siamo molto soddisfatti del lavoro dei nostri assessori Federico Riboldi, alla Sanità, e Maurizio Marrone, alle Politiche Sociali, a cui non mancheremo, come gruppo di Fratelli d’Italia, di fornire il supporto necessario per questa impegnativa, ma avvincente sfida per migliorare la sanità piemontese e aiutare anziani e fragili”. Lo dichiara il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Riva Vercellotti, all’indomani dell’informativa, in Commissione Sanità, sul documento propedeutico alla redazione del nuovo Piano socio-sanitario regionale.

“Le necessità socio-sanitarie cambiano e con esse deve cambiare anche lo strumento in grado di governarle; dopo 30 anni il Piemonte potrà dotarsi di un Piano che rappresenta una vera e propria riforma strutturale - commenta Riva Vercellotti.

Spiace dover replicare agli attacchi della sinistra che non perde occasione per sollevare sterili polemiche, fare allarmismo o disegnare scenari catastrofici.

Contrariamente alla giunta di centro sinistra a guida Bresso che, tra il 2006 e il 2010, chiuse ben tre ospedali in provincia di Vercelli, e contrariamente alla giunta sempre di centro sinistra a guida Chiamparino che, con la Dgr 1/600 del 2014, ha operato tagli con effetti disastrosi sulla Sanità con la conseguente diminuzione dei posti letto e l’ulteriore indebolimento della sanità territoriale, oggi la giunta di centro destra, grazie all’impegno di Fratelli d’Italia e dei suoi assessori, è al lavoro per allestire un adeguato sistema di medicina territoriale, di strutture assistenziali e ospedaliere in grado di rispondere alle differenti necessità dei piemontesi”.

Tra le principali azioni del Piano posto in esame sono previste 1500 nuove assunzioni, un nuovo Cup, la costituzione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali dei Medici di medicina Generale per sopperire alla mancanza di medici nelle aree montane e rurali; prestazioni aggiuntive, telemedicina, digitalizzazione DEA, Control Room direttamente al grattacielo della Regione Piemonte, l’istituzione di una apposita commissione sulle performance degli operatori e il Corpo Logistico Sanitario, per accompagnare gratuitamente le persone verso l’ospedale che il Cup indica come più prossimo.

L’Edilizia sanitaria avrà una sezione dedicata: dopo decenni di chiusure e assenza di interventi è partito un grande piano di Edilizia sanitaria, il più grande nella storia della regione con 11 nuovi ospedali, 2 grandi

ristrutturazioni, 91 case di comunità, 30 ospedali di comunità, 46 centrali operative territoriali.
 

“Si sta concretizzando una riforma di ampia portata che segna un vero e proprio punto di svolta per la sanità piemontese, un cambiamento strutturale di fondamentale importanza - sottolinea Riva Vercellotti.

Dopo i periodi bui e difficili che hanno caratterizzato il passato, e che hanno peraltro portato alla cronica assenza di medici, oggi non solo possiamo ribadire che non vi saranno ospedali che chiuderanno, ma vogliamo spiegare che l’impegno è rivolto a valorizzarli e a promuovere la sanità territoriale. Questo - conclude Riva Vercellotti - è un passo decisivo verso un futuro in cui la salute e il benessere della comunità vengono posti al centro delle nostre priorità”.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore