«Altro che amministrazione libera: la giunta e le nomine nelle partecipate sono tutte da manuale Cencelli. E l'impronta del sindaco, nel documento programmatico, nemmeno si vede: il pallino dell'amministrazione è nelle mani dei segretari di Lega e FdI principalmente, che curano gli interessi dei loro partiti a scapito degli interessi generali della città». Non le manda a dire il Partito democratico che, a tra mesi dall'insediamento della nuova giunta, traccia un primo bilancio dell'amministrazione Scheda.
Nel corso di una conferenza stampa Gabriele Bagnasco, Alberto Fragapane, Marco Mancuso e Manuela Naso, insieme alle segretarie cittadina e provinciale, Patrizia Jorio Marco e Mariella Moccia, tornano su alcuni elementi parzialmente affrontati nel corso della discussione sul documento programmatico, ma anche su alcuni temi emersi nel corso di questi mesi.
«L'amministrazione Scheda parte con un insuccesso non trascurabile – attacca Bagnasco -: la busca interruzione delle trattative per un insediamento industriale che avrebbe dovuto rappresentare un'opportunità di sviluppo per la città non può passare sotto silenzio, linea che invece hanno scelto di seguire i consiglieri di maggioranza. Dovevano arrivare 300 posti di lavoro, invece non se ne farà niente: la città ha perso un'opportunità».
Sulle linee programmatiche, Fragapane ribadisce la posizione già presentata in Consiglio: «Non c'è visione del futuro, ci si ferma ai finanziamenti ottenuti dell'amministrazione Corsaro senza dare un'impronta propria: in piazza Antico Ospedale i lavori della biblioteca sono fermi da anni. E non è certo la presenza della Polizia locale che potrà dare uno scopo a questo spazio».
Tra i sassolini che Bagnasco si vuol togliere c'è l'aggiornamento del tariffario per la concessione degli impianti alle società sportive: «In campagna elettorale – dice – qualcuno mise proditoriamente in giro la voce che il centro sinistra avrebbe aumentato i costi per le società, cosa che assolutamente non avevamo intenzione di fare. Invece adesso è l'amministrazione del sindaco Scheda a mettere nero su bianco la previsione di aumentare i costi. Lo fa con una nota di tre righe, all'interno di un documento programmatico nel quale, tra l'altro, non si spende una parola su Asm Atena, azienda strategica per la città, e nemmeno si parla della partita dell'acqua, cosa che ci preoccupa molto».
Di un documento programmatico generico, anche dal punto di vista politico, ha parlato Manuela Naso: «Su molti aspetti, dall'Università al contrasto alle violenze di genere, non si va oltre la generica dichiarazione d'intenti. E' del tutto ignorato, forse volutamente, il tema dei migranti e persino delle famiglie non si parla quasi».
A Marco Mancuso, che rivendica con orgoglio il suo ruolo di più giovane consigliere comunale oggetto di uno scambio polemico con lo stesso sindaco, il compito di chiudere: «Nel documento programmatico viene dedicato più spazio alla sterilizzazione delle colonie feline che ai giovani. Ma è comprensibile: loro non parlano con i giovani, non sanno cosa vogliono e di cosa hanno bisogno. E infatti il sindaco ha detto ai noi di fare proposte. Ma è il centro destra ad aver vinto le elezioni, dunque: che governi. Tuttavia un suggerimento lo voglio dare: si potrebbe partire dall'apertura quotidiana dell'aula studio allo Spazio Gioin, oggi accessibile solo martedì e giovedì; oppure dalla valorizzazione degli acceleratori di start up. Con i giovani si deve comunicare e quest'amministrazione sulla comunicazione investe molto, almeno a parole. Hanno persino voluto un assessorato specifico, ma è un po' come noi giovani... non esiste».