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Politica | 16 settembre 2024, 18:39

«Al Biella Pride per dire No alla politica dell'odio che nega i diritti fondamentali»

La consigliera regionale Simona Paonessa, il Giovani Dem e la segretaria cittadina presenti al corteo.

«Al Biella Pride per dire No alla politica dell'odio che nega i diritti fondamentali»

La Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati ha approvato una mozione il cui primo firmatario è il leghista Rossano Sasso, che chiede al Governo italiano di escludere l’insegnamento di contenuti legati alla cosiddetta “propaganda gender” nelle scuole.

«Questo è il primo documento ufficiale del nostro Parlamento che fa uso del termine “ideologia gender” - dice la consigliera regionale del PD Simona Paonessa - un concetto che non trova nessun riscontro in ambito accademico o scientifico, ma che invece ha ampio spazio nella narrativa di una destra conservatrice che si muove accecata da demagogia e propaganda, alimentando un crescente antagonismo verso la comunità LGBT. Non si tratta di insegnare la cosiddetta “ideologia gender” nelle scuole, bensì il rispetto per il prossimo e l’inclusione, in un Paese dove purtroppo la violenza e le aggressioni sono in continuo aumento. Il quadro è effettivamente molto preoccupante: Il 2023 è l'anno in cui ILGA Europe (associazione internazionale per i diritti LGBT presente all'ONU), pone l'Italia al 34 posto su 49 nella classifica dei Paesi Europei per politiche a tutela dei diritti umani e dell'uguaglianza delle persone LGBTQIA+».

Paonessa, che ha preso parte sabato 14 settembre al Biella Pride insieme ai Giovani Democratici e alla segretaria del Partito Democratico di Vercelli aggiunge: «Siamo stati presenti per rinnovare la nostra vicinanza alla comunità LGBT+ e l’opposizione alle politiche di un Governo che sembrano dettate dal Medioevo. Un’onda colorata in nome della libertà e dei diritti civili, contro la politica dell’odio fomentato da una destra che, con il sistema sanitario al collasso, stipendi da fame, disoccupazione giovanile in aumento, crescita zero e Ministri quantomeno discutibili, trova il tempo e le forze di accanirsi contro i diritti fondamentali».

c.s.

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