Deluso ma pronto a ripartire, mister Paolo Cannavaro commenta il primo ko stagionale della Pro Vercelli contro la Giana Erminio: "I lombardi hanno avuto più possesso di palla, ma il match è stato in sostanziale equilibrio con opportunità per entrambe. Il pareggio sembra la giusta soluzione per quanto visto in campo, a decidere è stato il rigore negli ultimi minuti: questo fa parte del calcio dove la differenza, spesso la fanno gli episodi. La Giana ha ruotato bene l'azione, arrivando prima sul pallone, per questo anziché sfiancare i giocatori rincorrendoli, ho optato per una squadra più bassa, organizzata e attenta a concedere poco. Speravamo di portare a casa il pareggio e, senza l'episodio del rigore, ci saremmo riusciti. Una scelta nata nell'intervallo perché abbiamo capito di affrontare un avversario con determinate caratteristiche, abile a non dare punti di riferimento e far ruotare bene la palla".
Sicuramente gli infortuni un po' hanno pesato: "Sicuramente ci hanno obbligato a cambi non previsti: l'uscita di De Marino, uno dei nostri punti di riferimento nel reparto arretrato si è fatta sentire.Il ragazzo è stato costretto a uscire per una scarpata in faccia: si è procurato due tagli, speriamo che non sia interessato il setto nasale. Altri erano stanchi, ma li ho dovuti tenere in campo 90'".
Come si riparte dopo la sconfitta: "Senza abbattersi o facendo drammi di abbattersi per questo risultato negativo. Non sono preoccupato anche se abbiamo commesso errori fatti, che dovremo saper correggere; siamo stati frettolosi quando avevamo il possesso di palla. Quando si perde non sono mai contento ma pensiamo già ai prossimi match".
Se la difesa si è confermata solida, in attacco è mancato forse qualcosa: "Comi è un attaccante pericoloso nei sedici metri, ma non ha caratteristiche per mettere in difficoltà gli avversari in spazi più ampi; anche se a Lumezzane, si è visto come, in trenta metri, sia capace di attaccare la profondità e segnare. Dell’Aquila e Schenetti hanno una buona velocità. Abbiamo diverse carte da giocare nel corso del match, ognuna con le qualità. Il nostro sistema di gioco ha bisogno di grande intensità sulle fasce, con gli esterni che devono creare problemi agli avversari con i cross: Carosso ne ha messi qualcuno e stava pure per fare gol. Spesso è stato utilizzato da terzino io però lo preferisco da esterno perché dal punto di vista fisico e caratteriale, sa trascinare i compagni".
Microfono a Gianluca Clemente: "Il calcio va così: all'esordio abbiamo vinto con un rigore nel finale, oggi sempre dal dischetto siamo stati beffati negli ultimi minuti. Sicuramente siamo rammaricati per come è finita; credo che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Il rigore? Francamente ho qualche dubbio perché a mio avviso Serpe è intervenuto prima sul pallone. Usciamo senza punti anche se la prestazione da parte di tutti c'è stata. Abbiamo speso molto fisicamente. Alla fine ho avuto i crampi e non riuscivo a spingere al massimo. Mister Cannavaro ci chiede sempre di stare molto alti De Marino, Marchetti e io abbiamo corsa e quindi non ci sono problemi anche se, in alcuni casi la fatica può farsi sentire. Siamo tanti giovani che affrontano questa esperienza senza troppa pressione. E' chiaro che qualcuno debba ancora crescere su certe azioni; ma ai ragazzi alcuni "errori" vanno perdonati visto che si tratta di giovani validi. Tocca a noi "più esperti" dare i giusti consigli. Ma il campionato è lungo e dobbiamo continuare a lavorare con la stessa intensità. Voci di mercato? Ce ne sono sempre; ma ho la fiducia di società e mister e sono pronto a ripagarli".