Sono improntate al dolore e alla necessità di porre fine alla lunga scia degli incidenti sul lavoro i commenti dei politici piemontesi sulla tragica morte di cinque operai avvenuta a Brandizzo.
«La tragedia colpisce al cuore tutta la comunità nazionale - dice Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica -. Un dramma inaccettabile, come lo sono tutte le morti sul posto di lavoro. Mi auguro che presto si faccia piena luce sulle dinamiche dell’accaduto. Da piemontese, il mio dolore è ancora più forte. Alle famiglie delle vittime vanno i miei sentimenti di cordoglio, ai feriti l’augurio di una rapida guarigione».
Sulla stessa linea il commento di Elena Chiorino, assessore regionale al Lavoro: «Una tragedia che lascia sgomenti - dice -. Alle famiglie dei cinque operai che hanno perso la vita nell’incidente va il mio più profondo cordoglio. È devastante sapere di aver perso i propri cari mentre svolgevano il loro lavoro. Il mio pensiero va anche ai feriti e a tutte le persone coinvolte in questa tragedia».
«Esprimiamo il nostro profondo cordoglio alle famiglie delle vittime di questa tragedia - si legge in una nota del gruppo regionale della Lega - L'intera comunità piemontese è sconvolta da questo grave incidente, come Gruppo Consiliare Lega Salvini Piemonte in Regione, ci uniamo al dolore delle famiglie coinvolte e alla comunità nel ricordo delle vite perdute e nel sostegno alle persone colpite. L'incidente di Brandizzo rappresenta una ferita profonda nel cuore del nostro Piemonte. Questo momento di lutto deve unirci come comunità e spingerci a lavorare, con ancora più intensità, per garantire un futuro più sicuro per tutti i lavoratori».
«A 16 anni di distanza siamo di fronte a una nuova Thyssen. Quello che è successo alla stazione di Brandizzo è inconcepibile, soprattutto a Torino e in Piemonte - dice Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte -. Il sistema dei subappalti e degli appalti fa risparmiare le imprese, ma mette a rischio salute e vita dei lavoratori e delle lavoratrici. Politiche aziendali tese al risparmio aumentano i rischi e le vittime, determinano tragedie e compromettono la vita di persone che escono da casa per lavorare e non ci ritornano più. E' un sistema che va cambiato».
«Quanto è avvenuto non è più giustificabile con la parola ‘errore’ in un mondo sempre più automatizzato e meccanizzato, certi avvenimenti non devono accadere”, dicono i Segretari Generali Regionali di FENAL UIL Giuseppe Manta e FILLEA CGIL Massimo Cogliandro. "È necessario un intervento urgentissimo delle Istituzioni affinché vengano rispettate in modo perentorio le norme di sicurezza che esistono e che potrebbero salvare moltissime vite. Va istituito anche un aiuto alle famiglie delle ‘vittime di omicidio sul lavoro».
I coordinatori provinciali di Italia Viva Vercelli, Diego Costanzo e Francesca Tini Brunozzi si associano alle parole del leader nazionale, Matteo Renzi: «Morire sul lavoro, morire così, morire facendo il proprio dovere: inaccettatile! Accanto al cordoglio e al dolore oggi deve essere unanime l’impegno irrinunciabile perché emerga la verità, perché i responsabili paghino, perché non si parli di casualità. Ciò che è accaduto stanotte a Brandizzo, vicino a Torino, è assurdo, non solo ingiusto. Un pensiero commosso alle famiglie». Mentre il senatore di Italia Viva, Enrico Borghi, a Omnibus, ha dichiarato: «Un pensiero di cordoglio, a nome di tutto il Gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe in Senato, per il drammatico incidente ferroviario che si è compiuto in Piemonte. Vorrei mandare un abbraccio alle famiglie dei cinque operai che hanno perso la vita».