Attraverso la presentazione di varie attestazioni e atti falsificati, avrebbero percepito ingiustamente il reddito di cittadinanza, per l’erogazione di un totale di circa 110.000 euro.
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Borgosesia, in collaborazione con il personale della locale Stazione dell’Arma e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Vercelli, hanno scoperto 12 “furbetti” che dal gennaio 2019 al maggio 2023 avrebbero percepito indebitamente il sussidio.
L’indagine è scaturita da un accertamento svolto sul conto di una 61enne, la quale ostentava un tenore di vita palesemente incompatibile con la percezione del sussidio, è stata poi allargata a tutti i 340 beneficiari del reddito residenti nel territorio della Valsesia. Le 12 persone interessate, 3 uomini e 9 donne di età compresa tra i 31 e i 67 anni, sono state deferite in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di truffa in danno dello Stato, falsità ideologica e utilizzo di dichiarazioni o documenti falsi per il conseguimento dell’erogazione del reddito di cittadinanza, oltre alla segnalazione all’ente erogante per il recupero delle somme indebitamente percepite