Davanti alla bolla Papale del 1555, con la quale Paolo IV cedette la gestione dell'ospedale alla città di Vercelli, la direttrice generale dell'Asl, Eva Colombo ha ricevuto dall'autore Giorgio Ferrari, copia del volume “Ospedali in Vercelli” (Publycom Editore), una ricerca che, oltre a ricostruire le vicende degli ospedali cittadini, racconta il ruolo che la città di Vercelli e l’Ospedale, nella sua forma originaria, hanno avuto sin dal Medioevo quale nodo viario e crocevia di viandanti e pellegrini.
Colombo ha voluto ringraziare Ferrari per l’omaggio del libro, molto apprezzato, frutto della passione per la ricerca storica che ha unito l'intera famiglia Ferrari e che ha visto l'autore portare a termine un'opera iniziata dalla figlia Miriam, insegnante, ricercatrice e componente della Società Storica, morta in giovane età, e della moglie Bianca che aveva voluto portare avanti lo studio.
«Le strutture di accoglienza vercellesi, poi confluite nell’unico Ospedale Maggiore - ricordano dall'Asl - sono sempre state luogo di accoglienza per poveri e bisognosi, a testimonianza della vocazione per l’assistenza che la città ha avuto sin dall’antichità. Inoltre ‘Ospedali in Vercelli’ è frutto della passione che ha coinvolto un’intera famiglia e oggi Giorgio Ferrari, rimasto solo dopo la scomparsa della figlia Miriam e successivamente della moglie Bianca, può dire con orgoglio di aver portato a termine la pubblicazione di un’opera di cui le sue amate congiunte sarebbero estremamente felici».
La scelta di effettuare la donazione davanti alla bolla papale, è ulteriormente simbolica: «Questo documento è di straordinaria importanza per la storia dell’Ospedale, ma anche per tutta la comunità vercellese - concludono dall'Asl - Così come questo libro, veramente interessante che ogni vercellese dovrebbe leggere, per cultura personale e per rendersi conto di vivere in una città che è così bella perché ricca di storia».