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Arte e Cultura | 02 marzo 2022, 23:30

Lea Schiavi, la "figlia dimenticata" di Borgosesia riscoperta da Massimo Novelli

Martedì 7 marzo, la presentazione del libro “Il caso Lea Schiavi – indagine sull’omicidio di una giornalista antifascista”. Con l'autore ci saranno Maddalena Oliva, Remo Bassini, Lorella Morino, Paolo Tiramani e Gianna Poletto

Lea Schiavi, la "figlia dimenticata" di Borgosesia riscoperta da Massimo Novelli

Borgosesia ha una “figlia illustre”, si chiama Lea Schiavi.

Per tanto tempo, però, Borgosesia di questa figlia aveva perso il ricordo.

È stato lo scrittore e giornalista Massimo Novelli – autore di numerosi libri, già redattore di Repubblica, ora firma de Il Fatto e del Mattino, - che, più di dieci anni fa, si è messo sulle tracce di Lea Schiavi.

E martedì 7 marzo, alle ore 18, nella Sala Consiliare del Municipio, Massimo Novelli presenterà il libro “Il caso Lea Schiavi – indagine sull’omicidio di una giornalista antifascista”.

Ma chi era questa donna? Leggiamo la quarta di copertina del libro.

Giovane e coraggiosa, sognava di girare il mondo, amava il cinema e il giornalismo. Agli amici confidò di non volere morire di vecchiaia nel suo letto. Dopo avere scritto per diversi giornali, alla vigilia della Seconda guerra mondiale partì per i Balcani per alcuni reportage. In quei mesi divenne una "antifascista ardente", come avrebbero detto di lei. Finì nel mirino della polizia fascista italiana e nei suoi confronti venne spiccato un ordine di cattura.

Fu in Jugoslavia, Romania e in Bulgaria, dove si sposò con il giornalista americano della CBS Winston Burdett; poi in Turchia, Siria e infine Teheran. Aveva soltanto 35 anni quando, il 24 aprile del 1942, morì assassinata in un agguato tra le montagne dell'Azerbaigian iraniano. Il delitto rimase impunito.

Chi impartì l'ordine di ucciderla? Agenti nazifascisti su ordine del servizio segreto del Regime di Mussolini? Oppure i sovietici, che occupavano una parte dell'antica Persia?

Dimenticata in patria, è onorata negli Stati Uniti. Quando venne inaugurato ad Arlington il Freedom Forum Journalists Memorial, dedicato ai reporter uccisi in guerra, The Washington Post ricordò che la prima giornalista donna elencata era Lea Schiavi.

Sarà un evento di particolare importanza, per Borgosesia, la presentazione del libro di Novelli.

Con l'autore ci saranno Maddalena Oliva, vice direttrice de Il Fatto quotidiano che ha scritto l'introduzione del libro (mentre la prefazione è di Marco Travaglio) e il sindaco Paolo Tiramani che, l'anno scorso, dopo aver conosciuto Novelli e il suo lavoro di ricerca su Lea, intitolò alla “figlia illustre” di Borgosesia i giardini di Piazza Martiri (“A Lea Schiavi, coraggiosa e attenta reporter politica, nata a Borgosesia nel 1907 e deceduta in circostanze misteriose in Iran nel 1942".)

A presentare il libro ci saranno inoltre Remo Bassini, scrittore e giornalista e Lorella Morino, giornalista e grande conoscitrice del territorio.

Parteciperanno anche i familiari di Lea Schiavi.

C'è dell'altro. Lo spiega spiega l’Assessore all’Istruzione, Gianna Poletti.

«Abbiamo scelto di presentare questo libro in concomitanza con la Festa della Donna perché Lea Schiavi è una figura femminile simbolo di coraggio e di intraprendenza che non si può dimenticare, e di cui Borgosesia dev’essere orgogliosa. Ho voluto invitare alla serata alunni e professori della Scuola Media che stanno svolgendo un progetto in collaborazione con il Comune volto ad approfondire il tema della violenza sulle donne e a proporre elaborati su donne importanti per la nostra città: ritengo sia fondamentale per loro conoscere la storia di questa nostra valorosa concittadina».

 

«Ad un anno circa dall’intitolazione dei nostri giardini a Lea Schiavi – conclude il sindaco Tiramani – sono lieto di accogliere Massimo Novelli per la presentazione del suo libro, che ci permetterà di approfondire la conoscenza di questa nostra straordinaria concittadina, troppo a lungo dimenticata».

 

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