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Cronaca | 08 ottobre 2020, 11:08

Maxi sequestro di cocaina in città: i particolari dell'operazione e le foto

Due arresti e due denunce in un'operazione della Squadra Mobile che ha portato alla luce un vasto giro di traffico di sostanza stupefacente

Maxi sequestro di cocaina in città: i particolari dell'operazione e le foto

La cocaina viaggiava ben nascosta in uno spazio ricavato nella portiera dell'auto, avvolta in stracci e protetta da uno strato di grasso che avrebbe probabilmente confuso il fiuto dei cani antidroga.

Era di certo un'organzzazione ben collaudata quella smantellata da un'indagine della sezione antidroga della Squadra Mobile delle Questure di Vercelli e Varese che ha portato all'arresto di due dominicani poco più che trentenni e al deferimento di altri due coetanei.

L'indagine, iniziata un paio di settimane fa, ha condotto gli agenti della Questura a portare a termine un ingente sequestro di cocaina, due chili di droga pura, che una volta tagliata e immessa sul mercato, avrebbe fruttato almeno 200mila euro.

"Si tratta del più ingente sequestro di cocaina avvenuto in città" ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile, Gianluca Tuccillo, illustrando i contorni dell'inchiesta.

leggi anche: DUE ARRESTI, DUE DENUNCE E MAXI SEQUESTRO DI DROGA

A far partire l'indagine è stata una notizia confidenziale, raccolta dagli uomini delle Squadre Mobili di Vercelli e Varese, circa una florida attività di spaccio gestita da cittadini di origine dominicana all’interno della città di Vercelli.
Dopo una prima serie di verifiche, i poliziotti sono riusciti a individuare una mansarda di un condominio di una delle vie principali di Vercelli, nella quale dimorava uno dei dominicani che si riteneva essere il detentore materiale dello stupefacente.
Alla luce delle prime risultanze investigative, gli agenti delle Squadre Mobili di Vercelli e Varese, nella prima mattinata di giovedì scorso, hanno effettuato mirati servizi di appostamento nei confronti dei cittadini dominicani che gravitavano intorno all'appartamento.
E, tenendo lo stabile sotto controllo, i poliziotti hanno visto uscire prima due dominicani, che, dopo essere saliti su un'auto, si sono allontanati e successivamente altre due persone, salite a bordo di una seconda autovettura.

Gli equipaggi della Polizia di Stato sono così intervebuti, fermando entrambi i mezzi e conducendo tutti gli occupanti in Questura per gli approfondimenti del caso.
Nel frattempo, dalla perquisizione della mansarda, venivano rinvenuti circa 15 grammi di cocaina, un bilancino elettronico di precisione oltre a tutto il materiale necessario alla preparazione, confezionamento e commercializzazione della sostanza stupefacente.
Subito dopo iniziavano le perquisizioni sulle auto: la prima perquisizione dava esito negativo, mentre sulla sulla seconda vettura, dopo un accurato controllo, è stato possibile rinvenire, celati all’interno della portiera sinistra, occultati abilmente tra la carrozzeria e il pannello di rivestimento, tre involucri di forma rettangolare contenenti cocaina del peso, rispettivamente, di circa grammi 1200, grammi 550 e grammi 300. Secondo gli investigatori, la sostanza era destinata al mercato, non solo vercellese, creato all'interno delle comunità dominicane, sempre molto chiuse e dove le indagini vengono condotte con notevole difficoltà.

La cocaina era custodita in panetti all’interno dei quali vi era grasso profumato al fine di evitare che i cani potessero fiutare l’odore della sostanza stupefacente: i 2 chili, una volta tagliati e commercializzai, avrebbero reso almeno 200mila euro.

Il proprietario dell'auto sulla quale è stata trovata la droga, un 36 dominicano pluripregiudicato per fatti di droga residente a Verbania ma gravitante sulla città di Vercelli, e il proprietario della mansarda, un 34enne dominicano  pluripregiudicato per fatti di droga residente da sempre a Vercelli, sono stati arrestati in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nei confronti dei due, dopo l'udienza di convalida, il giudice ha disposto la misura cautelare gli arresti in carcere.
Gli altri due uomini, incensurati, sono invece stati indagati in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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