Anche Asigliano, come già aveva dovuto fare Caresana, è costretto a rinunciare, a causa dell'emergenza sanitaria, a una delle manifestazioni più amate e sentite dalla popolazione, la secolare Corsa dei Buoi in onore di San Vittore. Una manifestazione che, da decenni, è anche diventata una delle principali feste di tutta la Bassa vercellese, capace di richiamare moltissimi visitatori e ricca di eventi, mostre, momenti di incontro e di allegria.
“Quest'anno siamo chiamati a vivere la festa in un modo quasi surreale” ha detto il sindaco Carolina Ferraris, in una diretta condotta alle 12 dal palazzo del Comune, dove, negli altri anni, si sarebbe svolta la cerimonia dell'incanto dei carri. “Oggi sono qui sola con i miei più stretti collaboratori, ma sento la presenza di tutti voi, dei priori, degli auriga e degli asiglianesi tutti - ha detto, visibilmente commossa -. E così sarà anche domani: portando in processione la reliquia del nostro Santo, insieme a don Brusa, ripenserò a tutte le feste del passato e vedrò i vostri occhi, sentirò le voci, le grida di incitazione, la fatica di chi porta il trono di San Vittore e l'eccitazione di chi corre sui carri. Sarà come se tutti fossimo lì a vivere insieme la nostra festa che presto, grazie all'impegno dei Priori, vogliano tornare a vivere”.
Così, anche se ora le misure del lockdown sono parzialmente allentate, le manifestazioni di domenica avverranno alla sola presenza di un ristretto numero di persone preventivamente autorizzate. Alle 11 in chiesa parrocchiale, ci saranno la benedizione del cero e la messa solenne in onore del Santo trasmesse via streaming. Al termine, la processione con il cero e la reliquia fino alla chiesa di San Vittore. Alle 12 la benedizione dei sacchi di pane, posti sul carro trionfale. “Le persone potranno assistere alla processione sostando nelle adiacenze delle proprie case e indossando la mascherina nel rispetto dell'ordinanza comunale”. Lunedì il pane benedetto sarà distribuito casa per casa alle famiglie del paese.











