Qualcuno lavora gratuitamente per rendere più bello e accogliente il proprio paese; qualcun altro distrugge, rompe, imbratta.
E' una lotta improba quella contro i vandali. Ne sanno qualcosa i volontari alicesi che hanno realizzato il presepe gigante con le sagome di polistirolo e che, subito dopo Natale, hanno trovato alcuni dei personaggi sfigurati e rotti. Approfittando della notte, qualcuno ha staccato la testa di una pecorella, sfigurato un pastore e il postino.
«Non sono state pensate come sagome del tiro a segno - hanno commentato sui social media i volontari che avevano allestito il presepe -. Probabilmente queste persone poco intelligenti non sanno che dietro a ogni sagoma attaccata per il paese ci stanno ore di lavoro volontario».
A luglio gli autori delle scritte oscene con cui era stata imbrattata la chiesetta della Confraternita erano stati individuati: chissà se anche questa volta le telecamere aiuteranno a fare un piccolo miracolo?













