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Pro Vercelli | 07 maggio 2018, 14:04

Grassadonia, i perché di un esonero

LA SQUADRA NON AVEVA LO SPIRITO GIUSTO - PERCHE' NON HA MAI FATTO GIOCARE IVAN?

Ivan

Ivan

Grassadonia, i perché di un esonero.

Motivo numero uno. La Pro Vercelli, ormai condannata, contro lo Spezia ha giocato “in modo vergognoso” dice il presidente Massimo Secondo. “Se avessimo perso per una rete a zero all'85° non saremmo qui”.

Motivo numero due. Alla Pro Vercelli è mancato lo spirito giusto per salvarsi. “L'impegno c'è stato, ma l'impegno per salvarsi richiede la bava alla bocca. Che si è visto quando Grassadonia è tornato, ma che poi è scemato sempre più”.
Motivo tre. L'oggetto misterioso, o tormentone Ivan, che due anni fa giocò 20 partite nella Samp di Zenga e Montella. “Ma come si fa a non fargli fare nemmeno un minuto che sia uno?” sbotta il ds Varini. “Avrebbe potuto impiegarlo come interno, anche come ala, niente”.

Quarto motivo. La frase di Grassadonia “Siamo soli” non è piaciuta.
A seguire tanti altri motivi: il poco utilizzo di Paghera, il non ricorrere al 4-3-3. Eccetera.


Ma veniamo alla conferenza stampa di Secondo, che ha fatto una premessa. Importante.

“Abbiamo sbagliato tutti: quando si fanno 37 punti in 40 partite non può che essere così. E qualche giocatore lo abbiamo sbagliato”, dice.
Non fa i nomi, il presidente. Ma, supposizione tutta nostra, il riferimento non è né a Nobile né a Bruno, ma agli attaccanti.

“Ma l'organico era comunque all'altezza per lottare per la salvezza”.

Adesso “con il tecnico della Primavera, Vito Grieco, abbiamo comunque l'obbligo di crederci, dal momento che abbiamo ancora una possibilità su un milione di salvarci. E poi dobbiamo rispettare le leggi dello sport, cercare di arrivare penultimi, terzultimi”.

“Ringrazio Grieco che ha accettato: ci attendono due partite difficili” dice ancora il presidente.

Che ha fatto due precisazioni. La prima su Atzori.

“Le tre partite della Pro con lui in panchina le avete viste tutti. I giocatori non credevano nel suo gioco. In campo, e fuori dal campo ci hanno fatto capire che loro credevevano in Grassadonia. Ma lo hanno fatto in assoluta buona fede, non hanno giocato contro e sbaglia chi dice che hanno giocato contro”.

La seconda su Vives e Mammarella.

“Sono due professionisti che rispetto, Mammarella, poi, va elogiato, perché ha giocato le ultime partite in condizioni precarie. Se ha giocato lo ha fatto per attaccamento alla maglia. Ma credo che abbiano commesso un errore, in assoluta buona fede: il calcio di Grassadonia, il calcio in cui hanno creduto, non è adatto alla B”.


La pensiamo in modo diverso, noi dal presidente. Noi pensiamo che per Grassadonia il percorso sia stato sempre in salita, perché la Pro Vercelli è partita male, con acquisti non azzeccati, come Nobile e Bruno (che fanno panchina in C1); che nel girone d'andata si persero due giocatori che potevano diventare punti fermi per Grassadonia, ossia Jidayi e Rovini; che sempre nel giro d'andata Grassadonia mandava in campo due giocatori, Bergamelli e Firenze, con la pubalgia (di una certa entità il primo, lieve quella del secondo). Che dire, poi, delle prestazioni di Konate? E infine. Citiamo a memoria una frase di Grassadonia, questa. “Con me segnano tutti. Gli attaccanti? Con me vanno in doppia cifra”.

Forse il grande vero unico problema è stato proprio questo. Allenatori come Montella, Delio Rossi, Zeman e Grassadonia praticano un calcio aggressivo: possesso palla e squadra offensiva. Ma se non ci sono i gol è un credo sterile.

È riuscito a trasfornare Firenze e Castiglia in goleador, Grassadonia. Ma a questa Pro sono mancati i gol degli attaccanti sui cross di Ghiglione e Mammarella. E in questo anche Grassadonia ha le sue responsabilità.

E poi c'è il discorso arbitraggi, che meriterebbe un capitolo a parte. "Con due rigori negati non saremmo qui" ammette Secondo.

Il futuro prossimo venturo passa per le ultime due partite, difficili (tanto difficili: vedremo Ivan, probabilmente, vedremo anche un altro gioco? C'è abbastanza tempo?) ma da onorare.

Poi, a bocce ferme, Massimo Secondo convocherà un'altra conferenza stampa. A luglio si riparte, speriamo nel migliore dei modi.

Remo Bassini

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