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Politica | 14 maggio 2025, 08:59

Nnon vogliamo essere complici della guerra

IL 15 maggio  è anche l’anniversario della Nakba, la cacciata dei palestinesi dalla loro terra, la Palestina nel 1948. Parteciperemo anche allo sciopero della fame a staffetta che in questa data inizierà ed ha come obiettivo quello di sensibilizzare i governi nazionali e l'UE affinché venga messa fine alla carneficina in corso in Palestina.

Claudio Fecchio

Claudio Fecchio

Il 15 maggio è la Giornata internazionale dell’Obiezione di coscienza  voluta dagli obiettori  alla guerra, al servizio militare.

Tale ricorrenza  è un’occasione per ribadire il nostro impegno e per alzare la voce contro la guerra e a favore del disarmo. Ciò diventa ancora più urgente alla luce di tutti i nuovi piani e dibattiti pubblici sulla cosiddetta necessità di riarmo e di una difesa armata più forte da parte di molti attori statali in tutto il mondo.

Anarchici, radicali, nonviolenti, cattolici,  perntecostali, testimoni di geova hanno preferito  il carcere che indossare la divisa. E anche oggi obiettori, disertori e attivisti nonviolenti di Ucraina, Russia, Bielorussia, Israele e Palestina, ecc. stanno pagando duramente la loro scelta  ma, con il loro rifiuto ,  lanciano un forte  messaggio comune per la pace e il diritto di rifiutarsi di uccidere. Vanno sotenuti!

Ribadiamo il nostro no! non vogliamo essere complici della guerra.

La guerra è attualmente in corso in molti Paesi: dall’Ucraina, alla Russia, alla Palestina/Israele, al Sudan, alla Turchia, alla Siria, al Myanmar, alla Repubblica Democratica del Congo e altrove.

La risposta dei governi è la militarizzazione invece dei processi di pace
Le esportazioni globali di armi, anche verso le aree di conflitto armato, sono in aumento. La produzione di armi è in aumento. I bilanci militari e degli armamenti vengono incrementati in modo significativo e finanziati con ulteriori prestiti. Invece di prevenire le guerre, ci si concentra sulla capacità di scatenarle. In molti Paesi è stata attuata o discussa la reintroduzione della leva obbligatoria. La pace viene indicata, incongruamente, come il risultato finale di un’iniziativa militarizzata più forte o di un compromesso sostenuto da minacce, invece di un obiettivo basato su negoziati, multilateralismo, diritti umani e processi di risoluzione dei conflitti alternativi alla guerra ( come la Difesa popolare Nonviolenta).

L’obiezione di coscienza al servizio militare è un diritto umano – Aprite le frontiere ai rifugiati di guerra – Proteggete gli oppositori alla guerra perseguitati!

“Si può sempre dire un sì o un no”. La prima virtù della coscienza è sapere che solo se tu fai la cosa buona e giusta puoi avere speranza che anche altri facciano lo stesso

IL 15 maggio  è anche l’anniversario della Nakba, la cacciata dei palestinesi dalla loro terra, la Palestina nel 1948. Parteciperemo anche  allo sciopero della fame  a staffetta che in questa data  inizierà ed  ha come obiettivo quello di  sensibilizzare i governi nazionali e l'UE affinché venga messa fine alla carneficina in corso in Palestina.

Tante sono le iniziative che nel nostro paese sono attive o si stanno attivando per un nuovo e  piu’ razionale  pardigma : se vuoi la pace prepara la pace!

Per chi fosse interessato ad attivarsi come puo’, anche a vercelli, per un tavolo di azioni noviolente contro la guerra

Fisseremo un prossimo incontro a breve e per chi volesse fin da ora rendersi disponibile lasciamo il seguente recapito telefonico: 3394782217 Claudio

Il Referente  locale

Lega Obiettori di Coscienza (L.O.C.)

Claudio Fecchio

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