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Cronaca | 12 luglio 2024, 18:05

Celle allagate in carcere, la protesta dei detenuti

Una nota dell'Osap: «Vercelli è il simbolo del fallimento delle politiche sul sistema carcerario».

Celle allagate in carcere, la protesta dei detenuti

Si sono rifiutati di rientrare in cella i detenuti del carcere di Billiemme dopo che, a seguito del temporale di venerdì mattina, una parte della struttura è stata allagata. Una protesta rumorosa e clamorosa quella dei detenuti: in strada del Rollone sono intervenuti i Vigili del Fuoco, per gli accertamenti di rito, e le altre forze di polizia chiamate per evitare che la situazione potesse degenerare. 

Una protesta che Aldo Di Giacomo, del Sindacato di Polizia Penitenziaria, definisce, in un comunicato «la rivolta di un carcere “simbolo” dell’emergenza che vive il nostro sistema penitenziario», ricordando che a Vercelli - al 31 marzo, la Casa circondariale aveva, a fronte dei circa 230 posti letto regolamentari, 315 detenuti, dei quali 141 gli stranieri, 28 le donne ristrette – e la carenza di organici ridotti all'osso.

«Non è più possibile continuare in questo modo: il Ministro e il Governo si assumano le proprie responsabilità ed individuino soluzioni d’emergenza - aggiunge il sindacalista - Non possiamo più aspettare, specie dopo il fallimento totale del “decretino” battezzato “carcere sicuro”. Sarebbe stato più giusto battezzarlo “carcere tutto come prima” o meglio “peggio di prima”. È ancora un sonoro fallimento di misure del Governo non solo inutili ma che hanno avuto l’effetto di innescare aspettative quali amnistia, indulto, corposi sconti di pena che sono state deluse ed hanno prodotto proteste violente».

redaz

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