ALESSANDRO PERISSINOTTO in PRESENTAZIONE/MONOLOGO "LA GUERRA DEI TRAVERSA" (Mondadori 2024).
Lunedì, 22 Luglio, alle ore 21.00 presso il Centro Incontro della Biblioteca Comunale.
Iniziativa compresa nel progetto "TRA LE RIGHE", finanziato con il contributo del Centro per il Libro e la Lettura.
Ingresso libero.
-ALESSANDRO PERISSINOTTO
Scrittore e semiologo italiano (Torino, 1964). Docente presso l’Università di Torino, ha pubblicato nel 1997 il suo primo romanzo, L’anno che uccisero Rosetta, storia dell'indagine su un antico delitto insoluto in un piccolo paese al confine tra Piemonte e Francia; e nelle atmosfere del giallo e del noir si muovono anche i romanzi successivi condotti con ritmo incalzante e originale freschezza inventiva: La canzone di Colombano (2000); Treno 8017 (2003); Al mio giudice (2004), romanzo epistolare ambientato nel mondo dell'alta finanza, vincitore del premio Grinzane nel 2005; Una piccola storia ignobile (2006); L’ultima notte bianca (2007); L’orchestra del Titanic (2008); Per vendetta (2009); Semina il vento (2011, finalista al Premio Bancarella 2012); Le colpe dei padri (2013, finalista al Premio Strega 2013); Coordinate d'Oriente (2014); entrambi nel 2017, Quello che l'acqua nasconde e La neve sotto la neve (con A. Saar); Parigi lato ferrovia (2018); Il silenzio della collina (2019); La congregazione (2020); La guerra dei Traversa (2024). Tra i saggi si ricordano: Gli attrezzi del narratore (2005); La società dell’indagine (2008).
Gattofilo di passione, padrino dei nostri bibliogatti, estremamente amato dai lettori ciglianesi, ritorna presso il Centro Incontro della nostra Biblioteca Comunale per la terza volta in veste di Attore/Scrittore.
-LA GUERRA DEI TRAVERSA (Mondadori 2024)
Descrizione
Attraverso le gioie, i drammi e i misteri di una famiglia a lui molto vicina, Perissinotto cortocircuita il presente e il passato, vincendo una grande sfida narrativa e dando forma alla sua idea di letteratura come strumento per sconfiggere l'oblio.
Il 18 dicembre 1922 è una delle tante date rimosse dalla memoria collettiva. Eppure, in quel giorno e poi in quello successivo, il Partito nazionale fascista, diventato da poco forza di governo, mette alla prova per la prima volta la propria totale impunità: fa strage di oppositori politici, uccidendone una trentina. Uno di loro, l'operario Pietro Ferrero, viene addirittura legato vivo a un camion e trascinato per le strade fino a che non esala l'ultimo respiro. Tutto questo avviene in una delle città meno fasciste d'Italia: Torino. Quella che va in scena il 18 dicembre 1922 è la "famosa strage di Torino", verrebbe da dire. Peccato che sia tutt'altro che famosa. "Il 18 dicembre del 1922 è iniziata la rovina della mia famiglia e la mia dannazione, anche se allora, ovviamente, non ero ancora nato": a raccontare questa storia è l'ultimo discendente dei Traversa, una famiglia di piccoli industriali che, all'inizio del Novecento, sembrerebbe avviata a un successo inarrestabile, se solo non arrivasse quel maledetto giorno del 1922, se solo gli eventi non la spaccassero in due, tra fascisti e antifascisti, dando inizio a quella privatissima guerra dei cent'anni che il narratore, oggi ottantenne, sta ancora combattendo. E sarà proprio lui, in questa tesa saga familiare, a collocare la "guerra dei Traversa" nelle pieghe meno note della Storia, tra le corsie di un manicomio femminile, i campi di concentramento della Francia meridionale e le bombe blockbuster , sperimentate per la prima volta su Torino e destinate a radere al suolo le città.