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Arte e Cultura | 31 maggio 2024, 12:35

Omaggio teatrale a Giacomo Matteotti, l'uomo che fece tremare il Fascismo anche da morto

L'8 giugno al Museo Leone - E il 23, spettacolo teatrale su Camillo Leone

Sbaratto, Dogliotti, Mentigazzi e Brusotto

Sbaratto, Dogliotti, Mentigazzi e Brusotto

A Giacomo Matteotti hanno intitolato piazze e strade, del delitto Matteotti se ne è parlato e se ne parla in tutto il mondo, eppure c'è un'ombra che oscura la sua morte. «Dopo la sua morte, i servizi segreti controllarono i figli e soprattutto la moglie, probabilmente temevano che fuggisse all'estero e che facesse rivelazioni importanti. Fu una morte che fece tremare il Fascismo e ancora velata da tanti misteri: fu Benito Benito Mussolini a ordinare l'uccisione di Matteotti oppure, ed è più probabile, qualche servo del fascismo?» dice Roberto Sbaratto che, con Lorena Crepaldi, domenica 9 giugno – anniversario dell'ultimo discorso alla camera del parlamentare socialista – proporranno “L'antitaliano”.

Il lavoro teatrale de Il Porto punterà i riflettori sull'omicidio (avvenuto il 10 giugno del 1924), sui misteri insoluti (Matteotti aveva in animo di denunciare che i poteri forti di allora, Fascismo e forse anche la famiglia Reale, avevano ricevuto mazzette da una ditta petrolifera), sull'uomo (un giurista, esperto di economia, «ma non era un grande oratore» ha ricordato Sbaratto) e sull'amore di Giacomo Matteotti per la famiglia: i tre figli e la moglie Velia (della quale verranno lette le lettere).

Velia, ha ricordato Sbaratto, fu controllata a vista dalla spie del potere fino all'anno della sua morte, avvenuta nel 1938.

Domenica 9 giugno (giorno di votazioni a Vercelli) Il Porto presenterà “L'antitaliano”, mentre, domenica 23, sempre il Porto proporrà un lavoro teatrale sulla vita di Camillo Leone: «Uno spaccato di storia vercellese tra fine Ottocento e inizi del Novecento, in cui verrà tratteggiata la figura politica di Camillo Leone che, naturalmente, incrociò i grandi personaggio di allora, come Verga e Lucca. Il lavoro si baserà sui diari di Camillo Leone» ha spiegato il conservatore del museo Leone, Luca Brusotto.

Due appuntamenti finalizzati a ricordare due grandi personaggi, uno di caratura nazionale (e oltre) e uno locale, ma di grande,. grande spessore.

Il finale è del presidente del Museo, Gianni Mantigazzi: «Mi permetto di rimarcare l'onestà del Museo Leone: il ricordo di Giacomo Matteotti ha una grande valenza storica, ed è anche è un atto di coraggio e indipendenza che il Museo Leone rivendica. Così come sarà importante, grazie ai diari di Camillo Leone, rivivere uno spaccato della Vercelli di fine Ottocento.»

 

Orario spettacoli, ore 17,30 (sia per il 9 giugno che per il 23).

Meglio prenotare telefonando allo 0161.253204.

rb

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