Chirurgia protesica all’avanguardia all’ospedale di Borgosesia, grazie al robot chirurgico Mako. L’Asl di Vercelli è l’unica azienda sanitaria pubblica in Piemonte ad avere in dotazione un simile apparecchio innovativo e ad alta precisione per gli interventi ortopedici.
Il robot è operativo da metà gennaio all’ospedale Santi Pietro e Paolo di Borgosesia e ha già permesso di effettuare una quindicina di interventi di protesi al ginocchio. Grazie a questa strumentazione, del valore di oltre 1,5 milioni di euro, potranno essere trattati in Valsesia molti pazienti anche da fuori regione per effettuare operazioni ortopediche al ginocchio d’avanguardia, in prospettiva anche all’anca e alla spalla.
«Il nostro obiettivo, che abbiamo condiviso con la Regione – spiega il direttore generale dell’Asl Vercelli, Eva Colombo - è quello di dare un servizio d’eccellenza al territorio e di valorizzare l’ospedale Valsesiano che ha le migliori caratteristiche per gestire queste tipologie d’intervento, quali la disponibilità di moderne sale operatorie e di posti letto che consentono una degenza tranquilla ai pazienti. Borgosesia diventa più attrattivo e valorizzato e sono certa che così potrà favorire l’arrivo di nuovi specialisti».
«La tecnica robotica, sebbene sfrutti impianti protesici analoghi a quelli utilizzati con tecnica manuale o navigata, consente un migliore studio preliminare dell’articolazione, grazie alla elaborazione di un modello tridimensionale su base TC e una maggiore precisione del taglio – spiega il dottor Domenico Costantino Aloj, direttore del Dipartimento di area chirurgica e della Sc Ortopedia di Vercelli – Questo grazie alla presenza del braccio robotizzato che permette di utilizzare con precisione gli strumenti di taglio dell’osso femorale e tibiale riducendo al minimo la perdita ossea».
Questo consente di affrontare un intervento meno doloroso, con un recupero più rapido e un ridotto uso di antidolorifici, di percepire la protesi come più naturale di tornare più rapidamente alle attività quotidiane con ridotto impatto sociale, sia in termini di malattia sia in termini di assistenza familiare al paziente.
«Quello del robot è un obiettivo al quale abbiamo lavorato da tempo – aggiunge il direttore sanitario, Fulvia Milano – Abbiamo creato la struttura semplice dedicata “Tecnologie ortopediche e traumatologiche rigenerative e innovative" affidata al dottor Mauro Loris Finotto, che per primo ha affrontato un lungo percorso di formazione per poter gestire il robot. Ci siamo dotati di questa strumentazione per offrire un servizio con un respiro territoriale vasto: potranno venire da tutta Italia a operare a Borgosesia equipe e professionisti adeguatamente formati per utilizzare il robot Mako. Potenzialmente potranno essere eseguite alcune centinaia di interventi all’anno».
La scelta dell’Asl Vercelli come destinataria del robot è stata determinata, oltre che per le caratteristiche dell’ospedale di Borgosesia, per l’elevato numero di protesi impiantate, che connotano l’Ortopedia come un’eccellenza.
Il robot è stato presentato alla stampa giovedì 4 aprile al Santi Pietro e Paolo, alla conferenza sono inoltre intervenuti Alessandro Cutri, in rappresentanza di Stryker (azienda produttrice robot) e Alessandro Bonali, responsabile della linea Mako per AB Medica.