Sorpresa a fare i propri bisogno vicino al muro della Questura una donna, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di sostanze alcoliche, ha aggredito gli agenti, rimediando un arresto e un processo per direttissima con condanna a 4 mesi.
La vicenda è iniziata nella serata di domenica, quando un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Vercelli, durante il servizio di controllo del territorio, mentre transitava in corso De Gregori, ha notato un uomo intento a coprire con il proprio corpo una donna che espletava i propri bisogni fisiologici sulle mura perimetrali della Questura.
Alla vista degli agenti, la donna ha tentato di guadagnarsi la fuga ma è stata intercettata e, alla richiesta di esibire un documento di riconoscimento, si è rifiutata di fornire le proprie generalità, iniziando a inveire nei loro confronti.
Gli operatori Volante l'hanno così invitata a seguirli negli Uffici della Questura per procedere all'identificazione ma lei stessa, in forte stato di agitazione e di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche, si è nuovamente rifiutata, opponendo resistenza fisica. Una condotta continuata anche all'intero della Questura e culminata con l'aggressione a un agente, in seguito refertato con 4 giorni di prognosi, con morsi e sputi all'indirizzo dei colleghi.
Al termine degli accertamenti, la donna 28enne di origine lettone, è stata tratta in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, deferita in stato di libertà per il rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale e segnalata all’Autorità amministrativa per ubriachezza.
Nella mattina del 2 ottobre, a seguito del processo tenutosi con giudizio direttissimo, la donna è stata condannata a 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena.