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Cronaca | 05 giugno 2023, 13:03

Dalle indagini più complesse all'ascolto dei cittadini: si rinnova ogni giorno il patto tra la popolazione e i Carabinieri

Festa dell'Arma: le immagini, i premiati e l'attività condotta nel corso dell'anno.

Dalle indagini più complesse all'ascolto dei cittadini: si rinnova ogni giorno il patto tra la popolazione e i Carabinieri

Un patto irrevocabile che, dal 1814, lega l'Arma dei Carabinieri agli Italiani. «Un patto che si è consolidato in questi 209 anni e che vede ogni giorno i militari affrontare da protagonisti non solo tutte le vicende più difficili, cruente e dolorose del Paese, ma anche una quotidianità fatta di servizi al cittadino». Il colonnello Emanuele Caminada apre il suo intervento alla Festa per la fondazione dell'Arma rendendo omaggio all'attività quotidiana dei militari che, anche nelle 24 Stazioni del territorio vercellese, rappresentano il primo e più concreto presidio di sicurezza per i cittadini.

Sono 316 i carabinieri del Comando provinciale di Vercelli, 24 le stazioni «che non solo adempiono ai compiti di prevenzione e contrasto del crimine, ma che sono soprattutto terminali, spesso informali, di quell'attività di accoglienza, informazione, premurosa assistenza che quotidianamente svolgono i carabinieri - ha rilevato Caminada - Ed è con questo spirito che il Comando provinciale ha incrementato di oltre il 12% l'orario di apertura al pubblico delle stazioni. Una scelta premiante se consideriamo che, nell'ultimo anno anno, oltre 20mila persone sono entrate nelle nostre caserme: cittadini che si sono rivolti a noi per situazioni legate alla sicurezza, ma anche per ricevere un consiglio, una risposta, a volte un conforto».

L'annuale festa è stata anche l'occasione per tracciare un bilancio delle attività investigative e preventive condotte nel corso dell'anno.

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Poi spazio alla consegna dei riconoscimenti al personale che si è distinto in particolari indagini.

Elogio per il nucleo investigativo del reparto operativo di Vercelli per aver disarticolato un sodalizio criminale dedicato a reati contro il patrimonio, arrestando quattro persone considerate responsabili di rapina aggravata ai danni di cittadini ed esercizi commerciali, di recuperare una pistola con matricola abrasa e di catturare un pericoloso latitante.

Elogio al maresciallo ordinario Enzo Federico Pedone, al maresciallo ordinario Christian Altopiedi, al vice brigadiere Gennaro Martino e al vice brigadiere Danilo Armando Buccarella per aver le indagini che hanno portato alla custodia cautelare in carcere nei confronti del responsabile di 7 furti e rapine improprie ai danni di persone a minorata difesa.

Elogio al maresciallo capo Gesualdo Marrapodi, al vice brigadiere Massimo Serratì, al carabiniere Fortunato Santacaterina, al carabiniere Giuseppe Incollu e al carabiniere Vincenzo Musto della stazione di Crescentino che, indagando su svariati furti sono riusciti a trarre in arresto due pluriopregiudicati e di recuperare refurtiva per 50mila euro circa.

Elogio al maresciallo ordinario Christian Viezzer e al vice brigadiere Mario Frugolino, della stazione di Buronzo per aver svolto un'indagine su una truffa informatica del valore di 60mila euro. L'attività, grazie al tempestivo sequestro dei conti correnti, ha permesso di recuperare parte dell'illecito denunciando sette persone persone delle province di Napoli, Salerno e Caserta.

Ad aprire la cerimonia, in mattinata, era stato l'omaggio al monumento in memoria dell'appuntato Salvatore Vinci, caduto in servizio nel 1989. E proprio con un pensiero ai Caduti si è chiusa l'allocuzione del comandante provinciale: «Il mio pensiero va a tutti quei silenziosi eroi dell'Arma che, nell'adempimento del proprio dovere, seppero restare fedeli, fino alle più estreme conseguenze, a quella che ritenevano la loro missione più alta: proteggere le comunità a loro affidate».

 

 

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