Era atteso alla presentazione del suo libro e il ritardo stava creando apprensione. Alfredo Castiglioni, noto architetto di Busto Arsizio, era difatti puntualissimo, una sua ferrea abitudine. Nella sala Monaco a Busto Arsizio si è iniziato ugualmente con l’incontro dedicato al libro sulla Cascina dei Poveri, scritto da lui e da Tito Olivato.
Solo con il passare del tempo l'apprensione ha lasciato strada a una tragica realtà: era Castiglioni la vittima del drammatico incidente avvenuto nel pomeriggio di mercoledì sulla A26 a pochi chilometri dal casello di Vercelli Est.
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La morte di Castiglioni, 71 anni, è un grande dolore per Busto Arsizio. Lui che si era appassionato alla Cascina e al suo futuro, aveva dato «voce a pietre, mattoni, travi di legno di quello storico edificio» come stavano dicendo i relatori della serata: c'erano il coautore Tito Olivato, la moderatrice Laura Vignati e la vicesindaco Manuela Maffioli. La moglie ha a lungo atteso l'architetto sul piazzale. Invano, purtroppo.
Dopo le prime frammentarie notizie sull'incidente, è arrivata la conferma che è lui la vittima dell'incidente avvenuto nel primo pomeriggio sulla A26: la sua auto è uscita di strada nel territorio di Casalbeltrame e ha preso fuoco. L'incidente potrebbe essere stato causato da un malore.
Tutti sono sconvolti perché Castiglioni era una persona speciale, un professionista (era stato anche docente al Politecnico e si era occupato del restauro di Palazzo Gilardoni, oltre che del tempio civico e dell'oratorio San Bernardino) che metteva il cuore oltre che le competenze in ciò che faceva, in particolare per la sua Busto.