Gentile direttore,
si fa molto parlare del miracoloso rientro a Pechino della campionessa di sci Sofia Goggia, a tre settimane dall’infortunio al ginocchio.
Da tutti i principali organi di stampa questo è stato attribuito, oltre all’immenso valore dell’atleta, a una terapia che ha giocato un ruolo fondamentale. Si tratta della infiltrazione endo-articolare di plasma arricchito di piastrine, elementi del sangue prelevati dalla stessa paziente, una terapia rigenerativa che accelera i processi di guarigione di strutture così delicate. Sofia Goggia è stata curata con questa modalità innovativa presso l’Istituto di Ricerca a Carattere Scientifico Negrar, a Verona.
Mi fa molto piacere segnalare che, avendo di recente subito rottura di un menisco e lesione ai legamenti del ginocchio sinistro, sono stato sottoposto ad artroscopia presso la Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Borgosesia, diretta dal dottor Nicola Cariato,
L’intervento è stato completato proprio con l’infiltrazione di plasma e piastrine derivati dal mio stesso sangue, e è risultato in un rapidissimo recupero dall’infortunio.
Con la presente voglio riconoscere al dottor Cariato e all’ospedale in cui opera le elevate competenze e capacità innovative messe a disposizione di tutti - non solo atleti olimpici! -nella quotidiana pratica clinica.











