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Politica | 26 gennaio 2022, 17:50

Pozzolo: Da Amnesty, un segnale forte, in difesa della libertà

«Condivido l'ordine del giorno presentato in Consiglio comunale su Covid e vaccinazioni»

Emanuele Pozzolo

Emanuele Pozzolo

Sottolineando l'apprezzamento per le posizioni recentemente espresse da Amnesty International Italia in relazione alla attuale situazione che vede l'Italia essere oggetto di particolari attenzioni internazionali - in tema di diritti umani e rispetto delle libertà fondamentali -, i consiglieri comunali Simone Boglietti Zacconi, Tullia Babudro, Donatella Demichelis e Martina Miazzone hanno sottoscritto e presentato, a titolo personale, l'ordine del giorno qui allegato (Vedi sotto - ndr)

"Siamo convinti che occorra trovare al più presto una strategia di uscita, seria e razionale, dal caos in cui si trovano a vivere i cittadini italiani: occorre più concretezza e meno ideologia nell'affrontare il virus Sars-Cov-2", affermano i firmatari dell'ordine del giorno.

"Questo documento mi trova completamente d'accordo - afferma anche l'assessore comunale Emanuele Pozzolo - e auspico che tutti possano e vogliano condividere l'appello di Amnesty International: queste sono questioni attinenti alla difesa della libertà e alla coscienza personale di ognuno, che vanno ben oltre le distinzioni di partito. Da Vercelli può partire un segnale forte che chieda il libero e volontario accesso alla campagna vaccinale per tutti coloro che desiderano sottoporvisi, la contrarietà ad ogni obbligo terapeutico profilattico generalizzato, il superamento del green-pass e la ferma condanna di ogni tipo di discriminazione - soprattutto sul posto di lavoro - verso le persone non vaccinate che a loro spese dimostrano di essere sane e non contagiose".

 

 

ORDINE DEL GIORNO

 

Ogg.: Misure per combattere il virus Sars-Cov-2, sostegno ad Amnesty International.

 

Esprimendo apprezzamento per la posizione di Amnesty International Italia – resa pubblica il 14 gennaio 2022 - che sollecita il governo italiano “ad ancorare i propri interventi ai principi di legalità, legittimità, necessità, proporzionalità e non discriminazione” e a informare qualsiasi politica di salute pubblica “sull’evidenza scientifica più aggiornata e verificabile, motivata da comprovate ragioni oggettive e accompagnata da metodi di comunicazione chiari e trasparenti”,

PRESO ATTO

che “lo stato di emergenza nazionale in vigore in Italia da quasi due anni e che è stato recentemente prorogato fino al 31 marzo 2022 dal decreto-legge 221/2021, non è previsto dalla Costituzione ma trova fondamento giuridico nel decreto legislativo 1/2018, in cui si prevede che il Consiglio dei ministri possa deliberare lo stato di emergenza di rilevanza nazionale al verificarsi di determinati eventi, in deroga a qualsiasi disposizione vigente”,

CONSTATATO INOLTRE

che “Amnesty International Italia sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre il 31 marzo 2022, in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità” e che “sollecita le autorità italiane – in primis il governo, l’Aifa, l’Istituto superiore di sanità e la Protezione civile – a promuovere forme di comunicazione chiare e inclusive per garantire alla popolazione l’adozione di comportamenti responsabili per la tutela dell’incolumità collettiva e seguire le linee guida di salute pubblica”,

i sottoscritti consiglieri comunali, tutto ciò premesso,

INVITANO

il Sindaco di Vercelli a porre in essere ogni tipo di atto amministrativo e politico di propria competenza, anche interloquendo con la Regione Piemonte e con il governo nazionale, affinché – come sottolinea Amnesty International – siano poste in essere misure di contrasto al virus Sars-Cov-2 che rispettino “i principi di legalità, legittimità, necessità” e più precisamente:

  1. che sia favorita “la possibilità di accedere ai vaccini Covid-19 per tutte le persone, indipendentemente da chi siano e da dove vivano” perché questo rappresenta “un modo importante per proteggere il diritto alla salute delle persone e garantire la protezione dal Covid-19”;

  2. che tutte le persone possano avere “accesso a informazioni accurate, tempestive e accessibili […] in modo che gli individui possano prendere decisioni informate sulla propria salute”;

  3. che non si avallino “mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati” esortando lo Stato a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani”;

  4. che “il Green Pass rafforzato recentemente approvato” si configuri come un “dispositivo limitato nel tempo e che il governo nazionale continui “a garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure, con particolare attenzione ai pazienti non-Covid che hanno bisogno di interventi urgenti e non devono essere penalizzati”;

  5. che “siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata (così come, peraltro, previsto anche dal Regolamento UE 2021/953) di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni”;

  6. che non venga compresso o limitato “il diritto a manifestare pacificamente forme di dissenso e a garantire il diritto di cronaca degli operatori e delle operatrici dell’informazione, denunciando ogni atto di aggressione o violenza ingiustificata nei loro confronti”.

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