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Crescentino | 14 dicembre 2019, 09:00

Crescentino e la Croce Rossa dicono addio a Franco Cappone

Il funerale del volontario morto in un incidente stradale

Crescentino e la Croce Rossa dicono addio a Franco Cappone

Crescentino dice addio a Franco Cappone, conosciutissimo volontario morto lo scorso sabato in un incidente stradale avvenuto lungo la provinciale per Lamporo.

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I funerali di Cappone vengono celebrati sabato mattina alle 10,30, nella chiesa parrocchiale dell’Assunta a Crescentino.

Storico volontario della Croce Rossa, di cui era anche componente del direttivo e addetto stampa, Cappone è stato ricordato da tutti i concittadini, in questi giorni, per l'impegno verso la città e l'associazione. Lascia la moglie Enrica, la mamma, le figlie, Arianna e Giulia, e i nipotini, Anna e Paolo. Toccante, tra i tanti ricordi, quello che il sindaco di Crescentino, Vittorio Ferrero, ha affidato ai social.

"Era il 3 maggio 2015 ed un lavoro lungo anni si era appena trasformato in realtà: avevamo inaugurato la nuova sede della Nostra Croce Rossa. Tu, io ed altri avevamo lavorato tanto per arrivare a quel traguardo. Ricordo i tanti pomeriggi passati ad imbiancare quelle stanze e gli immancabili pane e salame alla fine della giornata. Con te era così: se non c’era nulla da mangiare non eri contento!

Quando andavamo in giro - e di viaggi ne abbiamo fatti un sacco - la prima cosa che prendevi erano i bigliettini da visita dei ristoranti. Volevi sempre essere pronto caso mai fossimo tornati da quelle parti.

Ti ricordi quella volta che siamo partiti per Roma e ti sei portato dietro una chitarra, la tua risposta fu: l’ho venduta su internet ad uno di Roma, sfrutto l’occasione del viaggio per portarla. Eri così, imprevedibile e schietto.

E tutte le volte che hai dovuto sopportare silenziosamente le mie modifiche in ogni grafica che ti commissionavo. Non ti sei mai lamentato, hai sempre soddisfatto ogni mia proposta. Quante volte abbiamo lavorato insieme fino a tarda notte.

Quante mie telefonate hai dovuto sopportare, c’erano dei giorni che iniziavo a romperti al mattino presto e fino a sera tarda non smettevo di chiamarti. Sempre, su ogni cosa.

Quante volte abbiamo pranzato insieme a Torino, io uscivo dall’Università e tu dall’Ufficio ed andavamo al BiciBar. Alla fine, ci guardavamo ed ordinavamo l’immancabile cheesecake di fragole.

Potrei raccontare decine e decine di frammenti di vita trascorsa insieme.
Sei stato un leale e sincero Amico, una spalla su cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà ed un preziosissimo consigliere.

Fosti uno dei primi a cui dissi che avrei voluto candidarmi a Sindaco, anzi forse non ce ne fu nemmeno bisogno, lo sapevi già. Ed anche in quest’ultima avventura ci sei stato.

Mi mancherai enormemente.
Ciao Franco, ti voglio bene!"

redaz

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