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Politica | 19 maggio 2019, 17:56

Tre domande ai candidati/16: Domenico (Mimmo) Catricalà, Italia in Comune

LA STAGIONE CON RADIO CITY, E I GRANDI CONCERTI - «MI PIACEREBBE UN FESTIVAL DEL CINEMA RURALE, CHE SIA DI RICHIAMO INTERNAZIONALE»

Domenico Catricalà (detto Mimmo), candidato con Italia in Comune

Domenico Catricalà (detto Mimmo), candidato con Italia in Comune

Chi dice Mimmo Catricalà pensa al perido delle radio libere, ai grandi concerti che lui portò a Vercelli. Ma Mimmo Catricalà si è occupato anche in passato della “cosa pubblica”, come consigliere comunale. Perché la decisione di ricandidarsi e, stessa domanda, con Italia in Comune (di Caradonna, Cometti e Brusco)?

Semplice, come spesso avviene è sempre qualcuno che te lo chiede , è anche stavolta è stato un amico fraterno a propormi la candidatura. Dopo una inevitabile reiflessione (ho pensato all'età...) ho ritenuto di poter dare il mio contributo.


Si racconti a chi non la conosce. Ai ventenni, per esempio... ma non solo.

Mi chiamano Mimmo, ma il mio nome è Domenico. Sono nato in questa città nel 1937. Famiglia di migranti, mio padre calzolaio, lascio il suo paese in Calabria nel 1935. A 12 anni sono andato a lavorare in argenteria. Dopo cinque anni di lavoro sono tornato a scuola al Cavour, dove mi sono diplomato. 

Nel 1974 con alcuni amici ho creato la Tv, Vercelli televisione via cavo; l’anno successivo nasce Radio City Televercelli, cheho diretto e condotto con passione fino a 1998. Una stagione che è durata un quarto di secolo quella di Radio City con grandi concerti. A Vercelli ho fatto arrivare Pino Daniele, Vasco Rossi, Ligabue, Zucchero, i Pooh, Paolo Conte Jannacci, Benigni, Mango, Vecchioni, Litfiba e New Trolls (per citare i più importanti). Terminato con Radio City, mi dedico al volontariato, ma ecco che nel 2003 mi trovo a combattere un tumore. Lottare non mi spaventa, scopro il Powerlifting (pesistica), voglio caparbiamente confrontarmi con i più forti powerlifter del mondo. In questi dieci anni ho vinti una trentina tra titoli mondiali ed europei con relativi record. Oggi con orgoglio sono testimonial di Vercelli città europea dello sport.



Il futuro della città passa anche per la cultura, gli spettacoli quindi, musica e teatro. Che messaggio si sente di mandare al prossimo sindaco di Vercelli affinché la proposta culturale aumenti e lasci un segno?

Visto l'importante lavoro che ho svolto nel campo della cultura e dello sport, sono pronto e disponibile a lavorare per nuove e più importanti iniziative.

Una delle mie proposte sarebbe quella di lavorare per creare un Festival del cinema rurale, che abbia però una valenza internazionale. Prima, bisogna però sondare e consultarsi con esperti come Simonelli, Bellizzi e altri.Per quanto riguarda lo sport ci vorrebbe quache oasi verde in più, meglio se attrezzata, così da coinvolgere più persone, giovani ed anziani, alla pratica di attività diverse, con la presenza di volontari istruttori.




rb

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