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Attualità | 01 luglio 2018, 10:17

Bobba: "Fermata dell'Alta Velocità: parte lo studio. Il territorio si dimostri unito"

LA DECISIONE SULLA STAZIONE INTERMEDIA VERRA' PRESA ENTRO SEI - SETTE MESI. MA SOLO UNO SCENARIO COINVOLGE IL VERCELLESE

Bobba: "Fermata dell'Alta Velocità: parte lo studio. Il territorio si dimostri unito"

Luigi Bobba (Pd), ha partecipato nel pomeriggio di giovedì 28 giugno all'incontro a Torino promosso dall'assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco per avviare un tavolo tecnico per l'Alta Velocità Torino-Milano. Presenti i sindaci del vercellese, del novarese e del chivassese, parlamentari del territorio, RFI, l'Agenzia per la mobilità piemontese e Siti.

“L'assessore ha mantenuto la promessa fatta ai primi di aprile nell'incontro a Roma al Ministero dei Trasporti - dichiara Bobba - È un'innovazione di metodo molto importante volta a trovare le migliori soluzioni nel trasporto pubblico locale e nell'Alta Velocità in particolare, tenendo conto sia delle variabili tecniche che degli interessi del territori”.

Durante l'incontro Rete Ferroviaria Italia ha illustrato i caratteri e le modalità dello studio che sarà realizzato da Siti (una società partecipata del Politecnico di Torino) e finanziato dalla Compagnia di San Paolo. 

Lo studio, che coinvolgerà pienamente anche tutti gli attori del territorio (sindaci, province, parlamentari, associazioni) sarà concluso entro gennaio 2019 anche se a ottobre 2018 saranno anticipati alcuni primi risultati. Attraverso un'analisi della domanda potenziale, dei benefici per cittadini e imprese nell'accesso al servizio dell’Alta Velocità, della riduzione dell'inquinamento e dell'ottimizzazione del rapporto con gli altri servizi TPL su ferro e gomma, lo studio prenderà in esame due possibili scenari: uno con due fermate a Chivasso e Novara; un secondo, con una sola fermata intermedia a Santhià / Carisio. 

"È importante - conclude Bobba - che i sindaci del nostro territorio, del biellese e del casalese facciano sentire chiaramente la loro voce esprimendo con chiarezza gli interessi legittimi di questa area territoriale oggi alquanto penalizzata nell'accesso all'Alta Velocità. L'approccio scientifico deve sempre combinarsi con le esigenze effettive dei cittadini e delle imprese  in modo da offrire risposte efficaci basate sia una sostenibilità tecnica e ambientale che dell'interesse commerciale dei due vettori del servizio: Trenitalia e Italo”.

redaz

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