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Cronaca | 18 gennaio 2016, 23:03

Quattro condanne per la strage di San Germano

NEL 2010 MORIRONO 5 PERSONE E 8 RIMASERO FERITE: CONDANNATI I RESPONSABILI DELLA PRO LOCO, IL TITOLARE DELL'IMPIANTO IN CUI VENNE RICARICATA LA BOMBOLA DIFETTOSA E IL VIGILE URBANO CHE MODIFICO' LE AUTORIZZAZIONI RILASCIATE PER LA FESTA

Quattro condanne per la strage di San Germano

Quattro condanne e un'assoluzione per la strage di San Germano Vercellese, dove nel giugno 2010 l'esplosione di una bombola di gas, durante la Sagra del pesce e del cinghiale, provocò la morte di cinque persone e il ferimento di otto. Dopo quattro ore di camera di consiglio il giudice Marco Dovesi ha condannato a 4 anni di reclusione la presidente della Pro loco Maria Grazia Bonifacio (per lei il pubblico ministero Pier Luigi Pianta aveva chiesto l'assoluzione) e suo marito Giovanni Marchiori, a 3 anni e 8 mesi il gestore del distributore di carburante di Santhià Enrico Pizzo: per tutti loro l'accusa era di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime. Condanna a 2 anni e 2 mesi per il vigile urbano Tiziano Sacchetto che doveva rispondere di falso per aver modificato, dopo la strage, i documenti di autorizzazione della festa. Per tutti interdizione per 5 anni dagli uffici pubblici. Assolto per non aver commesso il fatto il comandante dei vigili Maurizio Guerrini.

Il 26 giugno 2010, poche ore prima dell'apertura della sagra una fuga di gpl da una bombola portò alla saturazione della struttura all'iterno della quale i volontari della Pro loco stavano preparando i piatti da servire la sera. ll contatto con una fiamma provocò l'esplosione che costò la vita a Gian Carla Govoni, Rosangela Rosso, Maria Luisa Piccoli, Lina Bazzano e Tiziano Bertoncello. Otto i feriti gravi, tra i quali lo stesso Marchiori. Nel corso dell'inchiesta è stato appurato che la bombola dalla quale uscì il gpl che provocò lo scoppio aveva una lesione microscopica dovuta a un riempimento abusivo e non controllato effettuto da Merchiori rivolgendosi all'impianto di Pizzo, che però non aveva l'autorizzazione per effettuare quel tipo di operazioni. Condanna anche per il vigile urbano Sacchetto che, mentre tutti erano impegnati nei soccorsi ai feriti e nella messa in sicurezza dell'area della sagra, aveva modificato sul pc del Comune le autorizzazioni rilasciate per la manifestazione.

 

 

redaz

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