Si chiamano Mooskins, giocano nel campionato di basket di Promozione. Su di loro cominciamo col dire quattro cose.
Uno. L'anno scorso, nelle finali di Coppia Piemonte, riempirono di pubblico il Pala Piacco.
Due. Dopo un gran bel campionato, adesso si accingono a disputare i play off per tentare di salire in serie D.
Tre. Sono una realtà sportiva di Vercelli da 23 anni (nascono infatti nel 1997).
Quattro. Sono ignorati, o quasi, dai media locali.
«Però ci stiamo prendendo delle grandi soddisfazioni» dicono Andrea Guerra, presidente della società, e Giorgio Lobascio, presidente onorario e allenatore in seconda.
Il sogno di salire di categoria è, nove su dieci, destinato a rimanere tale: domani, infatti, i Mooskins affronteranno il Leinì, che ha chiuso il campionato a 80 punti, contro i 57 dei vercellesi.
«Ma non dimentichiamoci che abbiamo ottenuto sette vittorie consecutive giocando anche contro le migliori» dice Andrea Guerra.
«E gran parte del merito – aggiunge Lobascio – è del nostro allenatore, Paolo Rigolone. Sapevamo che fosse bravo, ma non così tanto, ha stupito tutti.»
Ma prima di parlare del presente torniamo indietro, dal nome, Mooskins, e dalla filosofia.
L'idea di inglesizzare i moscerini in Mooskins fu di Lobascio. Era il 1997.
Il nome, da allora, è rimasto lo stesso, come la filosofia, che è unica: «Le porte dei Mooskins sono state aperte a tutti i giocatori senza squadra» precisano Guerra e Lobascio.
Sta di fatto che nei Mooskins hanno scelto di giocare anche giocatori di un certo livello (come Francesco Rossi, che si è aggregato alla squadra da alcuni mesi) e sta di fatto che nello sport a volte gli ultimi magari non diventano primi, però sorprendono.
Veniamo ai play off.
Domani ore 17,30 trasferta a Leinì. Poi gara di ritorno giovedì al Piacco. Nel caso di una vittoria per parte, eventuale bella ancora Leinì.
Per salire in D i Mooskins dovrebbero poi superare un altro avversario ancora (sempre due partite più eventuale bella).
I giocatori della squadra che gioca in promozione sono: Dario Gobbo, Edoardo Olmo, Andrea Gobetti, Riccardo Rigolone, Francesco Rossi, Davide Simone, Lorenzo Diliddo, Amedeo Barale, Luca Nicolazzini, Andrea Leone, Matteo Ghezzi, Kristian Hoxara, Christian Novo.
«Siamo partiti in diciassette, poi abbiamo avuto due defezioni e, purtroppo, l'infortunio a Nicolazzini. A stagione in corso c'è stato l'inserimento di Diliddo, Ghezzi, Olmo e Rossi» dice Guerra.
Età media?
«Il più giovane ha 21 anni, il più vecchio 32».
Francesco Rossi è stato un colpaccio.
«È un giocatore di valore, era fermo ed è venuto da noi, che l'abbiamo accolto a braccia aperte. Lui è bravo, ma la nostra forza è il gruppo, se i canestri non li fa lui ci pensano i suoi compagni. Riccardo Rigolone, per dirne una, è il secondo realizzatore dei tiri da tre del nostro girone» spiega Lobascio.
Ricordiamo i giocatori della squadra “sorella” che disputa il campionato Uisp: Luca Barale, Valerio Canova, Marco Giovannini, Pietro Provera, Emanuele Gottardo, Emanuele Schiorlin, Riccardo Rubinato, Fabrizio Bonda, Matteo Sarasso, Edoardo Paggi, Alessandro Pirruccio, Matteo Corona, Marco Braghin, Alessandro Sorani.
Supponiamo che il sogno si avveri, nel caso di un campionato in D rinforzereste la squadra?
«Siamo già forti così» dicono Guerra e Lobascio, indicando il gruppo che si sta allenando con Paolo Rigolone.