La stagione teatrale 2022/2023 dell’Officina Anacoleti, giunge al suo epilogo proprio con la nuova produzione della compagnia vercellese dal titolo “Migliore” liberamente ispirata all’omonimo racconto di Mattia Torre, che andrà in scena sul palcoscenico di corso De Gregori 28 in due repliche: venerdì 14 aprile alle ore 21 e domenica 16 alle ore 17:30.
"Migliore" è la storia di Alfredo, un uomo normale, una brava persona, che fa un lavoro qualunque, che reagisce con gentilezza e rassegnazione alle piccole prevaricazioni del quotidiano. La vicenda da cui tutto ha inizio ha il volto di un uomo come tanti, buono a tal punto da sembrare “fesso”, a cui una tragedia cambia la vita, svelandogli un mondo interiore sommerso e sconosciuto in primis a lui stesso. Ma anche a noi che guardiamo da fuori. In Alfredo, infatti, fatichiamo ad intravedere quella involuzione che vorrebbe portarlo ad essere una persona migliore secondo il punto di vista del prevaricatore a discapito degli altri, a tal punto da doverlo definire in realtà “peggiore”.
Certo, compie azioni discutibili, ma nel momento in cui la sua sempre moderata e accondiscendente, calma natura esplode dando libero sfogo a ciò che davvero pensa, si determina – finalmente – la liberazione del suo più profondo essere. E gli infiniti paletti che lui stesso, la famiglia e la società gli avevano messo intorno fino a quel momento come a chiuderlo in una gabbia, crollano sotto il peso di un evento drammatico ma anche catartico.
E allora ecco Alfredo diventare migliore, non perché inizia ad essere malvagio e sprezzante e spregiudicato a discapito di chi lo circonda, ma perché inizia a mostrare coerenza tra pensieri e azioni, a non soffocare la propria personalità per compiacere, per adattarsi, per non disturbare; a non sprecare tempo prezioso ad ascoltare persone che non contano, a dire frasi di circostanza, a fare cose che non gli interessano. Perché, in verità, l’inaspettata riflessione che se ne trae al termine, è che l’accondiscendenza, la mitezza e la generosità se è finta, forzata, costruita, è peggiore della durezza, dell’asprezza e dell’egoismo sincero.
Mattia Torre, autore e sceneggiatore televisivo scomparso prematuramente, scrisse questo atto comico pubblicato nel 2012 nell’opera “In mezzo al mare” che comprendeva cinque atti. Fu successivamente ripubblicato nel libro postumo del 2021 intitolato “A questo poi ci pensiamo”. In qualità di sceneggiatore, Mattia Torre si distinse per l’originalità della sua opera in diverse serie televisive, tra le quali: “Boris”, “Parla con me”, “The show must go off”, ed anche a teatro dove “Migliore” ebbe fortuna come monologo nella sua versione originale, interpretato da Valerio Mastandrea. Sempre nel 2021 gli fu assegnato il David di Donatello per la miglior sceneggiatura originale cinematografica di “Figli” interpretato dallo stesso Mastandrea con Paola Cortellesi, premio che fu ritirato dalla figlia Emma. La versione teatrale degli Anacoleti è frutto di un libero adattamento curato da Alice Monetti e Sandro Gino, anime storiche della compagnia vercellese, che hanno amplificato presenze e circostanze in cui sono coinvolte le molteplici figure narrate nel monologo originario di Mattia Torre.
Protagonisti sul palco, oltre alla stessa Alice Monetti, un’altra docente della scuola di formazione della compagnia Francesca Fiaccola. Insieme guidano un gruppo eterogeneo e quanto mai affiato di allievi: Riccardo Alessio, Venera Dellamora, Raffaella Di Bella, Nuccio Iacono, Elia Olivato ed Emanuele Cielo Olmo. A nove anni dalla direzione di “Notturno” al teatro Civico, torna a dirigere la compagnia Sandro Gino, affiancato in qualità di assistente dall’allievo Maxim Sonechkin. Le realizzazioni video sono state curate da Davide Celoria, le coreografie da Isabel Cortés Nolten. Fotografi di scena: Ezio Calza e Marta Fusaro.
BIGLIETTERIA (apertura un’ora prima dello spettacolo) Intero 15 euro Ridotto 10. È assolutamente consigliata la prenotazione scrivendo a: spettacoli@anacoleti.org www.anacoleti.org spettacoli@anacoleti.org